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Data di pubblicazione : 09/07/2013

 

THOMAS DE WITT TALMAGE

(7 gennaio 1832 - 12 aprile 1902)

Thomas De Witt Talmage

Le brocche rotte

 

"Allora le tre schiere sonarono le trombe e spezzarono le brocche; con la sinistra presero le fiaccole e con la destra le trombe per sonare, e si misero a gridare: «La spada per il Signore e per Gedeone!»  Ognuno di loro rimase al suo posto, intorno all'accampamento; e tutti quelli dell'accampamento si misero a correre, a gridare, a fuggire". Giudici 7:20-21



Il passo che abbiamo letto narra quella che sicuramente fu la battaglia più singolare mai combattuta.

 Dio aveva detto a Gedeone di scacciare i madianiti, ma l'esercito israelita era troppo numeroso. La gloria, infatti, deve andare a Dio e non all'uomo. Disse perciò a Gedeone di lasciar tornare a casa tutti gli uomini che avevano paura; andarono via in ventiduemila, lasciando solo diecimila guerrieri. Ma erano ancora troppi per il Signore, e così Egli comandò che quei diecimila scendessero in un corso d'acqua. Quelli che avrebbero leccato l'acqua portandosela alla bocca nella palma della mano, sarebbero stati scelti per andare in battaglia.

Ebbene, i diecimila uomini scesero tutti all'acqua e la maggior parte di loro, per bere, si mise a quattro zampe e leccò l'acqua come il cavallo o il bue. Ma trecento di quei diecimila guerrieri, invece di curvarsi, immersero il palmo delle loro mani nell'acqua e la portarono alle labbra.

Quelli furono scelti per la battaglia. Avrebbero dovuto armarsi di una tromba nella mano destra e di una brocca con una fiaccola nella mano sinistra e, al segnale convenuto, suonare le trombe, spezzare le brocche e tenere nella mano sinistra le fiaccole.

È notte. Vedo una grande schiera di madianiti profondamente addormentati nella valle di Izreel. Gedeone esce con i suoi trecento uomini scelti, circonda il campo nemico e, quando tutto è pronto, dà il segnale di soffiare nelle trombe, di spezzare le brocche e di tenere le fiaccole. A quel punto, i madianiti, risvegliatisi dal sonno, scambiano il rumore delle brocche e il bagliore delle fiaccole per l'avvicinarsi di un nemico schiacciante. Allora si mettono a correre, a gridare, a fuggire e a colpirsi l'un l'altro, annientandosi orribilmente.

Le lezioni che possiamo trarre da questo episodio sono intense e solenni. Questo cristallo di quarzo, apparentemente inutile, contiene dell'oro puro. La più piccola goccia di rugiada posatasi sul prato di notte ha dentro di sé una stella lucente e il passo più insignificante della Scrittura reca in sé una luminosa verità. La zecca di Dio non conia monete di scarso valore. Da questo soggetto, imparo innanzitutto l'efficacia della strategia cristiana.

Tutti sanno che le più grandi vittorie di Washington o di Napoleone furono ottenute grazie al fatto che essi agirono in un momento e in un modo inaspettato, a volte ritirandosi per condurre fuori strada il nemico, altre volte tendendogli delle imboscate oppure attraversando un fiume su delle zattere, comunque non facendo mai capire al nemico le proprie mosse future. Le truppe del nord sacrificarono le proprie vite nello scontro di trincea avvenuto a Fredericksburg, ma fu con la strategia che vinsero a Lookout Mountain, e voi sapete perfettamente che valore abbia la tattica in campo militare.

 Ora ritengo sia giunto il momento di trasportare quest'arte nel regno dello Spirito.

Nel regno dello Spirito, chi sta per sferrare un attacco cristiano, se fa sapere all'avversario quando pensa di avvicinarsi, di quanti uomini e di quante munizioni dispone e se userà l'artiglieria, la fanteria o la cavalleria, ovviamente, verrà sconfitto. Ci sono migliaia di uomini che potrebbero essere sorpresi nel regno di Dio. C'è bisogno di maggior tatto e acume nell'opera cristiana. Nelle questioni spirituali, così come in quelle militari, il successo dipende dal sapere assaltare la zona del fortilizio meno armata e meno difesa.

Per esempio, ecco un uomo ben equipaggiato sulla dottrina dell'elezione: le sue truppe del ragionamento e del preconcetto sono appostate presso quella determinata porta. Potrete colpire quel lato della fortificazione per cinquant'anni ma non la conquisterete mai. Viceversa, convogliate le vostre truppe verso la porta secondaria degli affetti del cuore e ve ne impadronirete in cinque minuti. Non ho mai conosciuto un uomo che sia stato salvato attraverso un argomento brillante. Non è possibile fare prigionieri gli uomini per il Regno di Dio prendendoli per le corna di un dilemma e non c'è grazia nelle dissertazioni.

Ecco un altro uomo ben ferrato sul soggetto della perseveranza dei santi. Egli non ci crede. Attaccatelo in quel punto e lui rimarrà della sua convinzione fino all'ultimo. Ecco un uomo ben equipaggiato sul soggetto del battesimo; crede nell'aspersione o nell'immersione. Tutte le vostre diatribe sull'idroterapia ecclesiastica non gli faranno cambiare idea.

Ricordo, quando ero ragazzo, che in estate andavo al fiume con altri amici a fare il bagno; avevamo l'abitudine di schizzarci l'acqua a vicenda, ma non ottenevamo altro risultato che quello di accecarci. Similmente, tutto questo schizzare d'acqua tra battisti e pedobattisti non avrà altro effetto che quello di offuscare la vista spirituale. In altre parole, non è possibile vincere l'anima di un uomo quando essa è particolarmente tenace. Tuttavia nel cuore di ogni uomo c'è un chiavistello che può essere facilmente sollevato. Un bambino di quattro anni può toccare il chiavistello, facendo sì che la manopola giri, che si apra la porta e che Cristo entri.

Io penso che la più raffinata di tutte le arti sia l'arte di fare del bene, eppure essa è scarsamente coltivata. Oggi, nel regno di Dio disponiamo di truppe sufficienti con le quali conquisteremmo l'intero pianeta alla causa di Cristo, se solo fossimo in grado di condurre delle abili manovre. Io preferirei le trecento lampade e le trecento brocche dello stratagemma cristiano a centomila spade sguainate di scontro letterario ed ecclesiastico.

Da questo argomento imparo anche che solo una piccola parte dell'esercito di Dio è chiamata a sostenere i combattimenti più duri. L'esercito di Gedeone originariamente era composto  da 32.000 uomini, ma alla fine, dopo la selezione che portò a diecimila unità, ne rimasero solo trecento. Stessa cosa accade in ogni epoca della Chiesa cristiana: pochi uomini devono sopportare il duro combattimento. Prendete un'associazione di mille persone: di solito,  solo una cinquantina di membri compiono effettivamente il lavoro, mentre in una collettività di cinquecento persone, normalmente il numero si riduce a dieci. Ci sono decine di chiese in cui due o tre persone svolgono un compito e noi dovremmo piangere sul fatto che ci sia così tanto legname inutile sulle montagne del Libano. Penso che se al numero di credenti attualmente appartenenti alla Chiesa Cristiana, fosse sottratta la metà dei membri, essa sarebbe più forte. Voi lo sapete: più codardi e oziosi ci sono in un esercito, più esso è debole. Preferirei avere i trecento uomini di Gedeone che una massa di ventiduemila persone non selezionate.

Quanti cristiani sono sulla via del progresso ad ogni costo! Penso che sia dovere della Chiesa di Dio guidarli, e più presto lo farà, più rapidamente adempirà il proprio dovere.

Credente, non preoccuparti se devi fare più della tua parte nell'opera. Ringrazia piuttosto Dio che ti ha chiamato a essere uno degli uomini scelti, invece di rimanere a far parte della schiera degli sbandati. Non preferiresti essere uno dei trecento che combattono, invece di appartenere ai ventiduemila che abbandonano?  Presumo che quei gedeoniti timorosi si siano compiaciuti con se stessi. Avranno detto: "Meno male, abbiamo scansato ogni pericolo! Che fortuna abbiamo avuto; quella battaglia non ci costerà nulla". Però non ricavarono nessun bottino da quella vittoria.

Dopo la battaglia, i trecento uomini razziarono i beni dei madianiti, festeggiando con le coppe e i piatti dei nemici appena sconfitti. Verrà  il tempo, cari fratelli, in cui le legioni delle tenebre saranno messe in rotta e Cristo dirà alle sue truppe: "Ben fatto, miei coraggiosi soldati, salite e prendete le vostre prede di guerra! Siate in eterno più che vincitori!" e in quel giorno, tutti i disertori saranno giustiziati!

Da questo episodio capisco anche che la via di Dio è diversa da quella dell'uomo, e che è sempre la via migliore. Se avessimo pianificato noi quella battaglia, avremmo preso gli originari trentaduemila uomini facenti parte dell'esercito, li avremmo addestrati, li avremmo fatti marciare giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese, li avremmo equipaggiati con spade o con lance, a seconda del tipo di armamento disponibile al momento, e poi li avremmo fatti avanzare in colonna verso il nemico. Ma non sarebbe stato quello il modo giusto.

Dio diminuì il numero degli arruolati, li disarmò del tutto e diede loro solo una fiaccola, una brocca e una tromba, ordinando loro di scacciare i madianiti. Immagino i soliti sapientoni lì presenti aver detto: "Che razza di tattica militare è questa? Possono trecento uomini disarmati sconfiggere una tale moltitudine di madianiti?"

 Eppure, quello fu il sistema migliore. Quale spada, lancia o cannone ottenne mai una simile vittoria come quella riportata da Gedeone con fiaccole, trombe e brocche?

Il metodo di Dio è differente da quello dell'uomo, ma si rivela sempre il migliore! Prendete, per esempio, la composizione della Bibbia. Se l'avessimo concepita noi, avremmo detto: "Sia scritta da un solo uomo. Venti o trenta uomini che compongono una poesia o che elaborano uno statuto oppure che compilano una storia o andranno sicuramente incontro a imperfezioni e contraddizioni.

Invece Dio dice: "Non la scriva un uomo solo, ma quaranta". E così è stato, differenziandosi abbastanza tra loro da mostrare che non c'era alcuna intesa segreta, ma tuttavia senza contraddirsi a vicenda su alcun punto importante, pur scrivendo ciascuno dal proprio punto di vista e secondo il personale temperamento. Pertanto, l'uomo concreto simpatizza con Mosè , il nostalgico con Ezechiele, l'arguto con Salomone, il guerriero con Giosuè, il marinaio con Giona, l'amabile con Giovanni e il razionale con Paolo. Invece di questa Bibbia, che ora posso tenere in mano, invece della Bibbia che il bambino può portare a scuola il pomeriggio; invece della piccola Bibbia che un marinaio può mettersi in tasca quando va in mare, se la Scrittura fosse provenuta dagli uomini, ci sarebbero voluti un migliaio di volumi, a giudicare dalla quantità di controversie ecclesiastiche che essa ha originato.

La via di Dio è diversa da quella dell'uomo, ma è migliore, infinitamente migliore. Così è per quel che riguarda la vita del cristiano. Se avessimo dovuto progettare una vita cristiana avremmo detto: "Lasciamo che viva ottanta anni di serenità in una bella casa; facciamo che il suo ambiente sociale sia piacevole; che goda di buona salute, che nessun brivido di freddo lo attraversi, che nessun dolore gli solchi la fronte e che nessun problema offuschi la sua anima".

Io mi rallegro tanto della prosperità degli altri, vorrei che ogni uomo avesse tutti i soldi che desidera, che i suoi figli stessero bene  e che i loro grandi occhi sprizzassero gioia.

Ma non è quello il metodo di Dio. Pare che un uomo debba essere spezzato, colpito e battuto nella misura in cui è utile. Il suo bambino cade da una finestra al terzo piano e la sua vita è infranta; l'investimento su cui faceva affidamento si rivela un disastro; i suoi amici, sui quali contava, sembrano assecondare la naturale forza di gravità nell'abbatterlo, la sua vita è un totale fallimento. Non ha 22.000 vantaggi, ne ha solo 10.000 - anzi, solo 300 - anzi, nessuno.

Quante brave persone hanno fatto di tutto, senza ricavare nulla, per il proprio sostentamento, per la propria salute o per la propria reputazione. Scopriranno solo in seguito qual è il modo migliore: Dio mostrerà loro che ha ridotto i loro privilegi solo per la stessa ragione per la quale ridusse l'esercito di Gedeone, e cioè affinché possano sentirsi spinti a confidare solo nella sua misericordia.

Una vite dice, all'inizio della primavera, "Come sono contenta di aver superato l'inverno! Adesso non avrò più problemi! Verrà l'estate e il giardino diventerà  bellissimo!" Ma poi viene il giardiniere e recide qui e là la vite con il coltello. I ramoscelli cominciano a cadere e la vite grida, "Assassino! Perché mi tagli?". "Ma", si giustifica il giardiniere, "non era mia intenzione ucciderti. Se non avessi fatto questa operazione, saresti stata lo zimbello di tutti gli altri vitigni prima della fine della stagione".

I mesi passano e un giorno il giardiniere arriva sotto degli alberi da dove pendono grandi grappoli e la vite dice al giardiniere: "Grazie, signore. Non avresti potuto fare qualcosa di più gradito del potarmi". "Il Signore corregge quelli che egli ama" e "ogni tralcio che dà frutto, lo pota affinché ne dia di più". Senza potatura, non ci sarà uva,  senza mulino non c'è farina, senza battaglia non c'è vittoria, senza la croce non riceveremo nessuna corona!

Quindi il metodo di Dio nel redimere il mondo è diverso dal nostro. Noi avremmo voluto che Gesù rimanesse sulla porta del Cielo invitando le nazioni a venire a Lui, o degli angeli che volassero intorno alla terra, proclamando le non investigabili ricchezze di Cristo. Perché la causa va avanti così lentamente? Perché le catene perdurano, quando Dio potrebbe spezzarle? Perché continuano a esserci dei tiranni, quando Dio potrebbe rimuoverli? È il suo metodo, perché tutte le generazioni possano cooperare, e perché tutti gli uomini possano realizzare che non possono fare l'opera da soli. Più queste piramidi del peccato si innalzeranno, maggiore sarà il loro tonfo nell'orrore della rovina.

O padre di ogni iniquità! Se puoi sopportare la mia voce sopra il crepitio delle fiamme, concretizza i tuoi progetti, invia tuoi emissari, costruisci i tuoi templi e esprimi le tue richieste; ma sappi che la tua caduta dal cielo non fu più grande di quanto lo sarà il tuo rovesciamento finale, quando sarai gettato privo di armi nella tua tana fiammeggiante. E per ogni bugia tu hai rifilato sulla terra, riceverai una supplementare dose di furore versata nella tua angoscia dalla vendetta del nostro Dio. E tutto il Cielo dovrà gridare al disastro, mentre dalla terra riscattata proromperà un canto attraverso i cieli, "Alleluia! Poiché il Signore Dio onnipotente regna! Alleluia! Poiché i regni di questo mondo sono stati sottomessi al nostro Signore Gesù Cristo!".

La via di Dio nel dar vita alla Bibbia, la via di Dio nella vita del cristiano, la via di Dio nella redenzione del mondo, la via di Dio in ogni cosa:  diversa da quella dell'uomo, ma sempre la migliore.

Da questo argomento, imparo anche che il sovvertimento dei nemici di Dio sarà improvviso e spaventoso. Giù nella valle di Izreel c'è l'esercito di Madian, i cui uomini valorosi suppongo stessero già assaporando la vittoria. Sul monte Ghilboa non ci fu mai sentinella  per una così grande schiera. Le lance e gli scudi di Madian brillano al chiarore della luna, illuminando gli occhi degli Israeliti, che si librano come aquile in battaglia, pronti a piombare sulla preda dalla scogliera.

Dormi, esercito madianita! Notte che li nascondi, montagna che vigili su di loro e braccia forti che li difendete, non permettete che nessun nemico insonnolito sogni il disastro! Pace ai capitani e ai lancieri! Rompete le brocche! Accendete le fiaccole! Ai monti! Volate! Volate! I soldati corrono l'uno contro l'altro, calpestandosi a migliaia.

Fuga disordinata e precipitosa! Ascoltate il grido e il gemito del nemico in rotta, con il Signore Dio Onnipotente che li insegue! Quanto subitaneo fu l'assalto, quanto disumano il terrore, quanto totale la disfatta!

Non mi importa chi è contro di me, basta che non lo sia Dio. C'è bisogno di una spada o di un fucile superiori a qualsiasi altro, per poter combattere contro il Signore onnipotente. Dammi Dio come alleato e il nemico potrà avere tutte le fortificazioni e i battaglioni che vorrà.

Vidi l'ingannatore nella sua splendida casa. Era come se avesse sottomesso Dio, mentre se ne stava in mezzo allo sfavillio di lampadari e di specchi molati. Nei diamanti del guardaroba scorgevo le lacrime delle vedove che aveva derubato e nel candido raso il pallore delle bianche guance degli orfani a cui aveva fatto torto. Il sangue degli oppressi brillava nel cupo cremisi della poltrona d'ufficio. La musica tremava per il dolore del travaglio impunito. Ma il maroso dell'allegria si infranse più in alto sugli scogli di corallo e di perla. I giorni e le notti scorrevano gioiosamente. Nessun bambino malato osava tirare quel campanello argentato né sedersi su quel gradino di marmo. Nessuna voce di preghiera si levava fra quegli addobbi. Nessuna ombra di un giorno del giudizio offuscava l'affresco e nessuna lacrima di umana comprensione cadeva su quella tappezzeria. In quella sala incedeva tronfio lo sfarzo e la dissoluzione riempì la sua coppa; tutti sembravano al sicuro come i madianiti nella valle d'Izreel.

Poi venne Dio. Sul mercato finanziario si abbatté la catastrofe. La pernice lasciò le sue uova non schiuse. Tutte le brocche di porcellana andarono in frantumi! Rovina, disfatta, sgomento e guai nella valle di Izreel! Guai a coloro che combattono contro Dio!

Ci sono che due schieramenti. E tu, uomo immortale, da che parte stai? Donna immortale, da quale parte stai? Appartieni ai trecento che vinceranno quella giornata, o alla grande schiera dei madianiti addormentati nella valle, che si desteranno solo per ritrovarsi nell'abbattimento e nella distruzione? All'improvviso la brocca d'oro della vita si romperà, e il soffio della tromba farà sobbalzare le nostre anime per l'eternità.

Il giorno del Signore verrà come un ladro nella notte, come avvenne quando Dio spinse gli israeliti sul nemico addormentato. Ah! Ti farai coraggio per il giorno in cui la tromba in cui non si è mai soffiato chiamerà i morti a raccolta e la terra, cozzando contro una meteora vagante, avrà le sue montagne sparse tra le stelle e i suoi oceani riversati nell'atmosfera? Oh, in quel tempo, che ne sarà di te? Che ne sarà di me?

Se quei madianiti avessero consegnato le loro spade il giorno prima del disastro, tutto sarebbe andato bene per loro. E se tu ora abbandonerai i peccati con i quali hai combattuto contro Dio, sarai salvato. Oh, riconciliati con Lui adesso, per mezzo di Gesù Cristo  il Signore. Afferra la croce di Cristo come chi sta annegando! Arrenditi, arrenditi!

È Cristo, con le sue mani e il suo costato forati, che te lo chiede.

 

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