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Sono il fr. Franco, penultimo di sette figli della famiglia Bagno. Scrivo queste poche righe con lo scopo di riportare qualche ricordo sulle origini della comunità di Portici. Inizialmente alla richiesta di scrivere quanto richiestomi da mio figlio ho manifestato una certa riluttanza, essendo per natura riservato. Tuttavia pensando di narrare una preziosa testimonianza per le attuali e future generazioni di pentecostali e di contribuire alla riscoperta della radici del nostro movimento ho pensato che questa testimonianza possa essere utile. In I Timoteo 1:5 è scritto: "ricordo infatti la fede sincera che è in te, la quale abitò prima in tua nonna Loide e in tua madre Eunice, e sono convinto, abita pure in te". Ero un ragazzino di quasi 6 anni quando i miei iniziarono a frequentare la piccola comunità in piazza San Ciro, nei pressi di piccolo porticato con appena tre - quattro famiglie. Fra queste ricordo la famiglia Izzo, Ascione e Sereno. Salvatore Sereno, dopo aver ricevuta la testimonianza da un suo collega delle ferrovie, divenne poi pastore della nascente comunità che ha curato per oltre cinquant'anni. Il fratello Sereno aveva in fitto una camera nel nostro appartamento in Via Roma ad Ercolano. Si convertì al Signore dando una vera svolta alla sua vita. Una sera invitò mia sorella Rosa a partecipare ad una riunione di culto. Mia sorella convinse mia madre che poi coinvolse tutta la famiglia. Nella mia casa si tennero anche delle riunioni di ammaestramento alla cui conduzione si alternavano alcuni fratelli, tra cui un italoamericano: Antonio Di Biase. La conduzione talvolta era anche affidata al fratello Luise di Napoli. Mio padre inizialmente era diffidente nei confronti dell'Evangelo e si rifiutava anche di partecipare alle riunioni di culto casalinghe ma divenne meno scettico quando mia sorella Rosa, un giorno, mentre lavorava in cucina, venne battezzata di Spirito Santo. Da allora anche mio padre si impegnò a frequentare la comunità di piazza San Ciro. Portava con sé sempre un Nuovo Testamento. Ricordo un particolare: nelle pause del lavoro nella sua barca, essendo un pescatore, non esitava a sfogliare e leggere l'Evangelo e una giornalista, passata lì per caso, intervistò mio padre e scrisse una piccolo articolo intitolato: "anche i pescatori leggono la Bibbia". Proprio mentre mio padre realizzava queste belle esperienze una domenica mattina, a poco più di 50 anni morì, lasciando mia madre con sette figli da crescere. Io avevo sette anni e mezzo e ricordo molto bene quel triste giorno. Mia madre per la causa dell'Evangelo fu anche derisa e perseguitata dai vicini. Il parroco locale, in chiesa, senza reticenza annunciava che questa sciagura aveva colpito la mia famiglia perché eravamo "diventati protestanti".
Grazie all' aiuto del Signore fu inaugurato il nuovo locale di culto in Via Marittima. All'epoca avevo 12 anni. In quel giorno erano presenti molto fratelli anche della comunità di Napoli, accompagnati dal loro pastore Salvatore Anastasio. Questa missione che fino a quel momento era stata curata dalla chiesa di Napoli divenne autonoma. Se durante le riunioni in casa mia studiavo la Prola di Dio posso dire che in quella comunità ho invece sperimentato la salvezza del Signore. Durante un culto serale, nel dicembre del 1957 Cristo entrò nel mio cuore donandomi anche la potenza del Suo Spirito Santo. Noi pentecostali diamo grande valore a questo dono perché è una promessa del Signore. Dopo pochi mesi feci un patto in acqua con il Signore. La comunità cresceva in numero e prosperava da un punto di vista spirituale. Nella mia famiglia non mancavano le difficoltà ma abbiamo sempre posto fiducia nella promessa dell'Eterno: "Cercate prima il regno di Dio e tutte le cose vi saranno sopraggiunte". Infatti quattro delle mie sorelle trovarono lavoro a Napoli. Dopo un lungo periodo di pendolarismo la mia famiglia dovette trasferirsi definitivamente a Napoli nell'ottobre del 1960. Avevo 15 anni. Nonostante ciò conservo un grande legame spirituale con la comunità di Portici dove ho mosso i primi passi nella fede.
Franco Bagno |
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