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IX "L'ultima pioggia" Ormai siamo giunti alla conclusione di questo lavoro; crediamo di aver raggiunto l'obiettivo propostoci di descrivere l'opera di Dio in questi quasi 2.000 anni, attraverso una panoramica dei movimenti di Risveglio, affinché da questa breve lettura storica, possiamo trarre qualche insegnamento anche per il tempo che stiamo vivendo. Ci rendiamo conto che il Ritorno del Signore si avvicina sempre di più, non solo per un naturale trascorrere del tempo, ma perché tanti segni nella Chiesa e nel mondo ci dicono che questo giorno è sempre più vicino. Tanti credenti si chiedono se prima di questo giorno ci sarà un altro Movimento di Risveglio che succederà al Movimento Pentecostale; altri ancora se semplicemente possiamo ancora vivere tempi di Risveglio come già avvenuto nel passato. La risposta a questi e ad altri quesiti preferiamo lasciarla a chi alla luce di maggiori conoscenze storiche, religiose e teologiche, può meglio argomentare. Noi preferiamo limitarci a fare qualche semplice considerazione. Come già è stato detto precedentemente il Movimento Pentecostale dimostra di avere nel mondo ancora una forte vitalità, infatti le sue prospettive di espansione negli anni futuri sono decisamente elevate. Per saperle leggere in modo più utile, è necessario fare una distinzione tra quei paesi che da poco tempo si sta diffondendo il Movimento, da quelli dove ha radicato le sue origini, ed è una realtà consolidata da circa un secolo, come l'America, l'Europa Occidentale e naturalmente l'Italia. Ci sono infatti tante nazioni dell'Europa dell'Est, dell'Asia e dell'Africa che a causa sia di regimi politici dittatoriali dove è inibita la libertà di culto per qualsiasi confessione religiosa (Es. la Cina), o per la presenza di religioni di Stato estremiste e intolleranti, l'Evangelo ha avuto una diffusione più limitata se confrontata a quella di altre nazioni dove c'è libertà di culto. Negli ultimi venti anni ci sono però stati dei cambiamenti importanti che anno permesso una più ampia diffusione dell'Evangelo anche in zone del mondo storicamente chiuse alla sua diffusione. Basti ricordare alla Caduta del regime Sovietico, che ha concesso maggiore libertà di culto in tutto l'Est europeo, la Russia ed anche i Balcani. Una popolazione come quella "Zigana" (meglio conosciuti come "Zingari") sta conoscendo un grande Risveglio ormai da circa trent'anni. Paesi come l'India e la Cina sotto la spina della ricerca di un nuovo sviluppo economico, si stanno un po' aprendo al riconoscimento dei diritti fondamentali dell'uomo come la libertà di culto. Un caso a parte sono i paesi dominati dall'Islam. Infatti in questi paesi si coltiva per ragioni politiche più che religiose, un vero e proprio odio nei confronti di tutto ciò che rappresenta l'occidente. A questa logica non sfugge naturalmente il cristianesimo nel suo complesso. Però c'è da ricordare come tanti credenti spinti da una chiamata missionaria, svolgono una accurata evangelizzazione in questi paesi, spesso anche a rischio della loro vita. Altro fenomeno da non trascurare è quello dell'emigrazione, sia dall'oriente che dall'Africa, di tante persone che scappano dalla guerra e dalla miseria, giunte in Europa spesso vengono a conoscenza dell'Evangelo accettandolo nella loro vita. E' possibile constatare soprattutto nelle comunità del centro e del nord Italia la frequenza di credenti di diverse nazionalità. Tra questi c'è anche chi realizza la chiamata da parte di Dio di tornare nel paese di origine per annunziarvi la parola di Cristo. E' necessario ricordare ancora il contributo, che lo sviluppo dei mezzi d'informazione di massa sta dando alla diffusione dell'Evangelo in tutto il mondo, ed in particolare in quelle zone prima difficilmente raggiungibili. Questa visione missionaria è coltivata in prevalenza proprio dai Pentecostali, essendo stata dalle origini del Movimento una delle sue importanti peculiarità. Lo scenario nelle nazioni storiche per il movimento, è molto diverso. Già negli anni ottanta, in Canada, negli Stati Uniti e in Inghilterra, sotto la spinta della ricerca di un nuovo Risveglio spesso si sono intraprese delle strade che di fatto hanno allontanato comunità intere dall'insegnamento della Scrittura. L'errore è stato nel credere che per realizzare un nuovo Risveglio spirituale, ci fosse necessità di qualche "novità". Queste venivano presentate semplicemente come metodi nuovi, ma nella sostanza mascheravano della vere deviazioni e alterazioni degli insegnamenti Biblici. Ad essere colpito è stato l'insegnamento sul Battesimo nello Spirito Santo, la cui manifestazione veniva legata a reazioni umane quali "la caduta", "la risata", "la ripetizione di versi di animali" ed altro ancora. Nella ricerca di interventi soprannaturali da parte di Dio, come i miracoli, le guarigioni, le liberazioni, si è distolta l'attenzione dall'intervento di Dio in risposta alla semplice fede del credente, pensando che tali manifestazioni fossero invece legate al carisma esercitato da sèdicenti predicatori, che grazie all'uso del mezzo televisivo sono riusciti a diventare delle vere e proprie "Star"del piccolo schermo. All'ideale della novità, se pur con partecipazione minore, si sono contrapposti i "nostalgici" del passato, che hanno addirittura mitizzato la Chiesa primitiva del libro degli Atti e la prima generazione di credenti Pentecostali, spesso con il risultato di credere che ormai non ci sia più alcuna possibilità di Risveglio nella Chiesa di oggi. Indubbiamente i credenti della "prima ora", ci hanno lasciato un esempio ed una testimonianza che non dobbiamo dimenticare, ricordando però che il Signore è potente a benedire sempre più del passato, e che la Chiesa perfetta, santa e irreprensibile, senza macchia e senza ruga, si radunerà solamente nella Gerusalemme Celeste. Se aggiungiamo a tutto ciò che i movimenti di Risveglio che avevano preceduto nel tempo il Movimento Pentecostale, come quello Valdese e Battista, almeno nella realtà italiana hanno ormai perduto ciò che di buono li aveva distinti nel tempo. Spesso alla ricerca di popolarità più che di spiritualità, seguendo anche percorsi ecumenici, il cui unico sbocco è ancora una volta l'allontanamento dalla Scrittura. Naturalmente non sono rimaste solo Chiese che hanno deviato dalla retta via, ma c'è ne sono tante che pur con i loro limiti e problemi, sono restate fedeli all'Evangelo. Un esortazione finale la vogliamo dedicare proprio a tutti coloro che sinceramente e semplicemente desiderano realizzare ancora un Risveglio spirituale per annunciare l'Evangelo con maggior vigore e potenza in vista del Ritorno di Cristo per la Sua Chiesa. Vogliamo ricordare una promessa che troviamo nella lettera di Giacomo (5:7) : «Siate dunque pazienti, fratelli, fino alla venuta del Signore. Osservate come l'agricoltore aspetta il frutto prezioso della terra pazientando, finché esso abbia ricevuto la pioggia della prima e dell'ultima stagione.» In Palestina la pioggia cade in due periodi dell'anno: la prima pioggia autunnale, per far germogliare quanto seminato, l'ultima pioggia primaverile, per far sviluppare il grano da raccogliere. Nella Bibbia la pioggia viene spesso usata come esempio per rappresentare la benedizione di Dio che scende sul suo popolo. La stagione della prima pioggia si manifestò il giorno di Pentecoste; da allora è iniziato il periodo della semina che dura da quasi duemila anni, nonostante l'infedeltà e la debolezza degli strumenti umani. Al principio del ventesimo secolo in tanti crediamo che sia iniziata la stagione dell'ultima pioggia, che durerà fino al ritorno del Signore. Un vero Risveglio non si realizza affidandosi alla casualità, ma l'esempio del contadino, ci fa pensare alla semplicità, alla pazienza, alla costanza della ricerca di una fresca unzione senza stancarsi nella preghiera. Se sapremo chiuderci alle spinte della mondanità, alle tentazioni di Satana che vogliono indurci ad imitare lo stile di vita di una generazione lontana da Dio, senz'altro il nostro Signore Gesù non mancherà di spandere ancora una volta abbondantemente il Suo Santo Spirito: «Conosciamo il SIGNORE, sforziamoci di conoscerlo! La sua venuta è certa, come quella dell'aurora; egli verrà a noi come la pioggia, come la pioggia di primavera che annaffia la terra.» (Osea 6:3) Dio ci benedica! Francesco De Santis
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