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Data di pubblicazione : 15/02/2013

 

SULLA PREGHIERA

di Charles Henry Mackintosh

 

Charles Henry Mackintosh«Spesso, le nostre preghiere sembrano più sermoni che richieste, più affermazioni dottrinali che espressioni di bisogno! A volte sembra come se volessimo spiegare a Dio dei concetti e dargli una quantità di informazioni.

Queste sono cose che hanno un'influenza devastante sui nostri incontri di preghiera, perché li privano della loro freschezza, ne riducono l'interesse e li sminuiscono. Quelli che veramente sanno cosa sia la preghiera, cioè che ne percepiscono il valore e sono consapevoli del bisogno che ne hanno, si recano alle riunioni di preghiera per pregare, non per ascoltare, genuflessi, dei corsi di aggiornamento o dei resoconti umani.

Se vogliono degli insegnamenti, frequentano la riunione di studio della Parola o ascoltano la predicazione, ma quando è preghiera si deve pregare. Per loro, la riunione di preghiera è il momento in cui esprimere a Dio le necessità personali, in cui l'anima attende le benedizioni del Signore; è l'ora in cui si scoprono le personali debolezze e in cui si attende la potenza necessaria per sconfiggerle.

Non accade poi così di rado che ciò che chiamiamo preghiera non è affatto preghiera, ma soltanto la fluente comunicazione di certe verità e di certi principi noti e dichiarati, che si sono ascoltati tanto spesso che il ripeterli diventa estremamente monotono.

Cosa può essere più noioso dell'udire un uomo in ginocchio illustrare dei concetti ed esporre delle dottrine? La domanda che sorge spontanea è: ″sta parlando a Dio o a noi?″ Ora, se sta parlando a Dio, non c'è nulla di più irriverente o profano che tentare di spiegare a Lui delle cose.

Nell'altro caso, invece, non è affatto una preghiera e, anzi, prima ci alzeremo da quella postura, meglio sarà, poiché colui che parla è meglio che stia in piedi e noi seduti nei nostri banchi...

Alcuni di noi pensano sia doveroso fare lunghe preghiere su una miriade di soggetti, molti in maniera assai giusta e buona, senza dubbio, ma la mente si confonde quando viene bersagliata da un'infinità di argomenti. È più opportuno presentare un solo bisogno dinanzi al Trono e procacciarne l'adempimento in maniera sincera, fermandosi affinché lo Spirito Santo  possa spingere anche altri a pregare, o per la medesima cosa, oppure per qualcos'altro di ugualmente definito. Le preghiere lunghe, spesso, sono fastidiose.»

  

Brano tratto e tradotto a cura di Ciro Izzo dal libro Prayer and prayer meetings di Charles Henry Mackintosh (1820-1896).


 

     
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