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Liberazione dal razzismo

Vengono distinte diverse forme di razzismo.

Si parla di razzismo "storico". In altre parole dell'assoggettamento degli indigeni americani da parte dei re spagnoli e della tratta dei negri deportati dall'Africa.

Razzismo "sociale": l'asservimento dei propri simili per sfruttare la forza lavoro.

Razzismo "eugenetico": produrre esseri umani selezionandoli con criteri di razza o di qualunque tipo.

Razzismo "nazista": il razzismo eretto a ideologia con il partito di Hitler. Un folle programma che mirava all'eliminazione fisica di coloro che si considerava di razze inferiori: ebrei, ma anche zingari, handicappati e malati mentali.

Razzismo "antisemita": gli orrori dell'olocausto ebreo di ieri e, spesso, l'antisemitismo d'oggi.

Razzismo "spontaneo": vessazioni e ostracismo degli abitanti dei paesi con forte immigrazione verso profughi, stranieri, immigrati.

Razzismo "religioso": le discriminazioni delle minoranze di fede diversa dalla maggioranza.

L'apartheid è invece il razzismo "istituzionalizzato". E' un razzismo che è sancito dalla Costituzione e dalle leggi, giustificato dall'ideologia della superiorità delle persone d'estrazione europea su quelle d'origine africana. Il Sudafrica è stato in tempi vicini il caso limite di una concezione che discrimina le razze

I supposti fonfamenti biblici

Negli anni si giunse ad affermare che "... a Babele Dio insegnò che bisognava tenere separate le razze e che perciò un sistema politico basato sullo sviluppo separato dei vari gruppi etnici si può giustificare biblicamente".

Fu anche detto che Dio maledisse la razza nera. Nella Bibbia, però, non è riportata nessuna maledizione del genere. La maledizione di Genesi 9: 25 dice: " Maledetto Canaan! Sia servo dei servi dei suoi fratelli! " ma:

(1) Noè non accennò al colore della pelle;

(2) la razza nera pare piuttosto discesa da un fratello di Canaan di nome Cus;

(3) la dispersione di Babele non c'era ancora stata;

(4) Gesù ha portato su sé ogni maledizione sulla croce : (Galati 3:13 ).

Anche la preghiera sacerdotale di Gesù al Padre: " Io in loro, e Tu in Me; affinchè siano perfetti nell'unità ", non deve intendersi come unità necessariamente rivelata in una sola istituzione.

La possibilità di un futuro diverso

No razzismoGli esperti riferiscono che i bambini giocano con appartenenti ad altri gruppi etnici senza fare alcuna distinzione, e non si rendono conto delle ovvie differenze fisiche le accettano come una cosa normale. E' provato che i pregiudizi sono interamente appresi;soprattutto dalla famiglia, dagli educatori e ... da qualche esperienza negativa.

C'è speranza, dunque, che il mondo di domani potrebbe essere senza pregiudizi etnici, sarà lo stesso sempre più interraziale. Particolarmente i giovani potranno contribuire a formare nuove generazioni scevre del razzismo.

 

 

Il ruolo dei credenti

Il razzismo può essere sconfitto dai "veri" cristiani che provano amore per lo Spirito Santo donato da Dio.

Le differenze esteriori potrebbero essere sempre più comprese in un mondo futuro sempre più nero e giallo per la denatalità bianca, s'imparerà ad accettare diversità di cibo, musica, vestiario, consuetudini diverse.

In ogni modo da 2000 anni fa circa, l'apostolo insegnava la comprensione e una dose d'adattamento reciproco dei cristiani: " con quelli che son senza legge (i non ebrei) , mi son fatto come se fossi senza legge ".

Quando la chiesa primitiva conobbe delle tensioni a sfondo razziale fra credenti ebrei e non, le seppe superare. L'apostolo Paolo scrisse ai credenti galati che Iddio non ha riguardi personali. Egli raccontò " Ma quando Cefa venne ad Antiochia, gli resistei in faccia perché era da condannare.Infatti, prima che fossero venuti alcuni da parte di Giacomo, egli mangiava con persone non giudaiche; ma quando quelli furono arrivati, cominciò a ritirarsi e a separarsi per timore dei circoncisi.E anche gli altri Giudei si misero a simulare con lui; a tal punto che perfino Barnaba fu trascinato dalla loro ipocrisia. Ma quando vidi che non camminavano rettamente secondo la verità del vangelo, dissi a Cefa in presenza di tutti: "Se tu, che sei giudeo, vivi alla maniera degli stranieri e non dei Giudei, come mai costringi gli stranieri a vivere come i Giudei? " . ( Galati 2: 11-14 ).

Sempre all'apostolo Pietro che indugiava in comportamenti dal sapore razzista e che Paolo rimproverò, già era stato rivelato in una visione spirituale "che Dio non ha riguardo alla qualità delle persone; ma che in qualunque nazione, chi lo teme ed opera giustamente gli è accettevole".

Il colore della pelle, lineamenti del viso e diversità di lingua non deve portare a pregiudizi. In realtà Dio "ha tratto da un solo (Adamo) tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate, e i confini della loro abitazione, affinchè cerchino Dio!

 

In conclusione , il mondo di domani potrebbe essere meno razzista, ma ci saranno in ogni caso delle resistenze. I pregiudizi sono duri a morire! Il messaggio cristiano è il vero unico aiuto. Dinanzi a sentimenti di superiorità ognuno è invitato a stimare "altrui da più di sé stesso". Considerare gli altri non come gruppi o razze ma individui, lasciando che "Ciascuno esamini provi invece l'opera propria".

La regola d'oro di Gesù: " Fa agli altri ciò che vuoi che gli altri facciano a te ", resta il miglior suggerimento.

"... ed ecco una gran folla che nessun uomo poteva noverare, di tutte le nazioni e tribù e popoli e lingue... "

( Apocalisse 7: 9 ).

 

     
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