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Parte sesta Il servizio di guardia notturna nel tempio
A differenza delle normali stazioni di guardia o dei "posti di blocco", queste pattuglie non avevano lo scopo di fare la guardia contro eventuali nemici o ladri, ma di esaltare l'onore e la dignità della Casa di Dio. Nessuno infatti si aspetterebbe di trovare il palazzo di un re o di un nobile senza una guardia d'onore. Alcuni studiosi affermano che i turni di guardia venivano garantiti ventiquattro ore su ventiquattro, ma generalmente si ritiene che il Tempio fosse sorvegliato solo di notte. Nel complesso, la sorveglianza veniva effettuata in 24 turni. Di questi, 21 erano assicurati dai Leviti e 3 dai sacerdoti.Le tre postazioni in cui i sacerdoti montavano di guardia erano la Camera di Avtinas, la Camera della Favilla, e il luogo del Fuoco. Le prime due erano strutture costruite sul lato del cortile, somiglianti a soffitte abitabili.
La Camera della Favilla era situata nella parte nord del cortile. Qui, veniva tenuto acceso un piccolo fuoco per alimentare il fuoco che ardeva perennemente sopra l'altare. I posti di guardia della Camera di Avtinas e della Camera della Favilla erano presidiati da giovani sacerdoti che non avevano ancora raggiunto l'età per le loro funzioni ufficiali del Tempio. Anche il luogo del Fuoco era ubicato sul lato nord, a est della Camera della Favilla. Era un vano molto grande coperto da un tetto a cupola. Vi veniva tenuto acceso per tutto il tempo un grande fuoco. Si ricordi che i compiti religiosi andavano svolti a piedi nudi sul pavimento di marmo del tempio, e quindi i sacerdoti erano esposti al freddo. Il luogo del Fuoco ospitava anche il dormitorio per i sacerdoti in servizio nel Tempio. Alcuni dormivano sul pavimento (i più giovani) e altri (i sacerdoti più anziani) su appositi "letti a castello" di pietra, scavati nelle pareti delle varie camere.
Abbiamo dai saggi della Mishna una vivida descrizione della routine serale nel Tempio Santo dei turni di guardia e del modo in cui venivano effettuati. Ogni notte, il responsabile dei drappelli di guardia del Tempio ispezionava ogni singola sentinella, impugnando una fiaccola ardente per essere riconosciuto. Se incontrava un guardiano che non si alzava davanti a lui, gli gridava "Pace a te!". Se non riceveva risposta, era evidente che il guardiano si era addormentato. Allora il levita assopito veniva picchiato dal responsabile con un bastone. Il sovrintendente alla vigilanza era autorizzato anche a dare fuoco al mantello della sentinella indisciplinata, come punizione per non aver effettuato correttamente il suo dovere. |
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