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PARTE QUARTA

POCHI SALVATI!

"Un tale gli disse: «Signore, sono pochi i salvati?» Luca 13:23

 

4. Alcuni fatti indubitabili a proposito del numero dei salvati.

In ultimo, mi sia concesso di presentare alcuni semplici fatti riguardo al numero dei salvati.

Chiedo particolare attenzione per questa parte del soggetto: so bene che la gente si illude che il mondo è molto migliore e più saggio di quanto non lo fosse 1800 anni fa. Abbiamo chiese, scuole, libri. C'è progresso, libertà e buone leggi. Nella società abbiamo raggiunto un livello di moralità molto più elevato di quello che c'era un tempo. Abbiamo comfort e soddisfazioni che i nostri antenati non conoscevano. Il vapore, il gas, l'energia elettrica e la chimica hanno compiuto meraviglie per noi. Tutto ciò è assolutamente vero. Lo riconosco e ne sono grato a Dio. Ma l'importanza della domanda non si riduce: i salvati saranno pochi o molti?

Temo che il valore di questo argomento venga tristemente sottovalutato. Le valutazioni della maggior parte della gente a proposito della dimensione dell'incredulità e del peccato dilaganti nel mondo sono assolutamente inadeguate e sbagliate. Sono sicuro che pochissime persone, sia ministri che semplici fedeli, non realizzino affatto quanto pochi siano gli individui sulla strada della salvezza. Vorrei attirare l'attenzione su questo soggetto, e quindi evidenziarne alcuni semplici aspetti.

Ma quali categorie di persone esaminerò per mostrare questi fatti? Potrei farlo occupandomi dei milioni di pagani che in varie parti del mondo adorano ciò che non conoscono. Ma non lo farò. Potrei parlare dei milioni di maomettani che onorano il Corano più della Bibbia e il falso profeta della Mecca più di Cristo. Ma non lo farò. Potrei comodamente infierire sui milioni di cattolici che sviliscono la Parola di Dio con le loro tradizioni. Ma non lo farò. Guarderò più vicino a me. Farò le riflessioni sul paese in cui vivo, e poi chiederò ad ogni lettore onesto se non sia assolutamente vero che solo pochi si salveranno.

Invito ogni lettore intelligente di queste pagine a immaginarsi in una qualsiasi odierna chiesa protestante in Inghilterra o in Scozia. Scegliete quella che vi piace, una parrocchia cittadina o una chiesa di campagna, grande o piccola. Col Nuovo Testamento alla mano, cerchiamo di setacciare il cristianesimo pratico di questo insieme di fedeli, famiglia per famiglia e uomo per uomo. Mettiamo da un lato chi non manifesta di essere un vero cristiano seguendo i criteri del Nuovo Testamento. Cerchiamo di affrontare con correttezza ed equità l'indagine, non permettendo che nessuno sia considerato un vero cristiano se non è conforme al modello di fede e di pratica cristiana presentato dal Nuovo Testamento. Consideriamo ogni uomo un'anima salvata che debba fare vedere qualcosa di Cristo, che dia delle prove di vero pentimento, degli indizi della fede in Gesù, dei segni della vera santità evangelica. Scartiamo ogni uomo in cui, nella più benevola delle valutazioni, non si riescano a vedere queste evidenze, come uno "pesato sulla bilancia e trovato mancante". Proviamo poi ad applicare questo processo di selezione a un qualsiasi gruppo religioso su questa terra, esaminando quale sia il risultato.

(a) Mettiamo da parte, prima di tutto, quelli che vivono in un qualsiasi peccato palese: i fornicatori, gli adulteri, i bugiardi, i ladri, gli ubriaconi, gli imbroglioni, i maldicenti e i rapaci. Su queste persone credo non ci possa essere discordanza di opinione. La Bibbia dice chiaramente, che "chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio." (Gal. 5:21). Queste persone verranno salvate? La risposta è chiara nella mia mente: nel loro stato attuale NO.

(b) In secondo luogo, scartiamo tutti quelli che disprezzano il giorno del Signore. Mi riferisco a quelli che mai o solo saltuariamente si recano al culto domenicale, pur avendone il potere, a quelli che non danno il sabato a Dio ma a se stessi, a quelli che non pensano ad altro che a seguire le loro vie e cercare il proprio piacere di domenica. Essi mostrano chiaramente di non essere adatti al cielo! Gli abitanti del cielo sarebbero una compagnia che non gradirebbero. Le attività del cielo sarebbero per loro un sacrificio, non una gioia. Ora, queste persone saranno salvate? La risposta è chiara nella mente: nel loro stato attuale NO.

(c) Eliminiamo poi tutti i cristiani pigri e irresponsabili. Cioè quelli che osservano i riti esteriori della religione, ma non mostrano di avere un qualsiasi reale interesse per le sue dottrine e per la sua sostanza. A loro poco importa se il ministro predica o no il Vangelo, se ascoltano o meno un buon sermone. Per loro sarebbe un danno relativo, se tutte le Bibbie del mondo fossero bruciate. Gli importerebbe poco se il Parlamento approvasse una legge che vieta di pregare. Per farla breve, per loro la religione non è "una cosa indispensabile". Il loro tesoro è sulla terra. Sono come Gallione, al quale non importava molto se le persone erano Giudei o Cristiani: lui "non si curava affatto di queste cose" (Atti 18:17). Queste persone saranno salvate? La risposta è sempre la stessa: nel loro stato attuale NO.

(d) Scartiamo anche tutti i formalisti e i dissimulatori. Con questi termini alludo ai credenti che si valutano sulla base della propria conformità alle forme esteriori del cristianesimo, e dipendono direttamente o indirettamente dalle proprie azioni per l'essere accolti da Dio. Voglio dire quelli che riposano su qualsiasi opera tranne che sull'opera di Cristo, o su qualsiasi altra giustizia, all'infuori della giustizia di Cristo. A questi tali l'apostolo Paolo dice espressamente che "mediante le opere della legge nessuno sarà giustificato davanti a lui" e che "nessuno può porre altro fondamento oltre a quello già posto, cioè Cristo Gesù." (Rom. 3:20; 1 Cor. 3:11). E di fronte a questi testi, oseremmo affermare che questi individui saranno salvati? La risposta è semplice per me: nel loro attuale stato NO.

(e) Togliamo anche tutti quelli che conoscono il Vangelo solo dal punto di vista intellettuale, ma non lo osservano con i loro cuori. Sono persone infelici che hanno occhi per vedere la via della vita, ma non hanno voglia o coraggio di camminare per essa. Essi approvano la sana dottrina, anzi, rigettano la predicazione che non la presuppone. Ma il timore dell'uomo, le cure del mondo, l'amore del denaro, o la paura di offendere gli altri, costituiscono per loro un perenne impedimento. Non verranno mai fuori coraggiosamente prendendo la propria croce e confessando Cristo al cospetto degli uomini. Anche di questi la Bibbia dice chiaramente: "la fede, se non ha opere, è di per se stessa morta", "chi sa fare il bene e non lo fa, commette peccato", e "se uno ha vergogna di me e delle mie parole, il Figlio dell'uomo avrà vergogna di lui, quando verrà nella gloria sua e del Padre e dei santi angeli." (Giac. 2:17; 4:17; Luca 9:26).

Alla luce di tali parole, potremmo dire che queste persone verranno salvate? La risposta è chiara nella mia mente: nella loro condizione attuale NO.

(f) In ultimo, scartiamo quelli che professano ipocritamente la propria fede. Con questa espressione, mi riferisco a quelli la cui religione consiste nel solo parlare e professare.  È il tipo di credenti di cui il profeta Ezechiele dice: "con la bocca fa mostra di molto amore, ma il suo cuore va dietro alla sua cupidigia". "Professano di conoscere Dio, ma lo rinnegano con i fatti, essendo abominevoli e ribelli, incapaci di qualsiasi opera buona"; hanno "l'apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza" (Ez.33:31; Tito 1:16; 2 Tim. 3:5). Fanno i santi in chiesa e in pubblico. Ma non sono santi in privato, nelle proprie case e, peggio ancora, nel proprio cuore. Nessuna obiezione su questi individui. Saranno salvati? Non c'è che una risposta: nella loro attuale consizione NO.

E ora, dopo aver tralasciato le categorie appena indicate, chiedo ad ogni lettore giudizioso di dirmi: quante sono le persone salvate nelle chiese inglesi? Dopo il vaglio accurato e imparziale di ciascuna comunità religiosa, quanti uomini e donne potranno considerarsi salvati? Quanti veri penitenti, quanti veri credenti in Cristo, quante persone veramente sante vi saranno trovate? Lascio alla coscienza di ogni lettore di questo scritto il dare una risposta onesta, come nel cospetto di Dio. Vi domando se, dopo aver esaminato un insieme di fedeli con la Bibbia alla mano e nel modo descritto, non perveniate ad altra conclusione che questa: purtroppo poche, pochissime persone, sono sulla via della salvezza. È penoso affermarlo, ma non vedo come si possa evitare questa tesi. È terribile e raccapricciante pensare che in Inghilterra ci siano così tanti uomini ecclesiastici, dissidenti, educatori cristiani, persone che riempiono i banchi della chiesa, semplici ascoltatori e membri comunicanti, eppure, dopo tutto, i salvati siano così pochi!

Diciamocelo onestamente: non è vero? È inutile nascondere i fatti. È inutile far finta di non vedere ciò che accade intorno a noi. Le affermazioni della Bibbia e gli eventi del mondo in cui viviamo ci condurranno allo stesso punto d'arrivo: molti si stanno perdendo, e pochi saranno salvati!


Quinta parte


 

     
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