Segui il culto in diretta  
Home » Media » Il bereano » Le grandi parole della Bibbia » SOTTOMETTERE - ΥΠΟΤΆΣΣΩ - Hypotasso

Il tuo nomeIl nome del tuo amico
La tua emailEmail del tuo amico
x chiudi

Data di pubblicazione : 26/11/2013

 

Υποτάσσω

(hypotasso)

 

La parola è composta da due radici: hypo, che significa "di" o "sotto" e tasso, che ha il senso di "stabilire", "predisporre" oppure "comandare"(1). 

Significa collocarsi sotto, asservire(2), sottomettere, porre in soggezione, sottomettersi, sottomettersi al controllo di qualcuno, piegarsi all'esortazione o all'avvertimento di qualcuno, essere soggetto(3).

E' un termine di origine militare che anticamente significava "schierare [gli squadroni di una formazione militare] in assetto di guerra sotto il comando di un capo"(4) e indicava il rapporto di sottomissione dei guerrieri col proprio generale.

I soldati romani erano famosi per le loro formazioni di guerra Quando iniziava la battaglia, i loro scudi si accostavano l'uno all'altro, formando una singola falange(5)Hypotasso suggerisce quindi l'essere parte gli uni degli altri, l'essere reciprocamente legati allo scopo di procacciare il bene comune, mediante una vita in collaborazione e in coordinamento con altri credenti. Il termine evoca "una volontaria propensione all'arrendevolezza, alla cooperazione, all'assumersi una responsabilità e al caricarsi di un peso", l'essere disposti a rinunciare al proprio diritto o alla propria volontà, "l'asservire sé stessi". Non a caso, questa parola designa nella Bibbia anche la soggezione degli schiavi ai padroni (1 Pietro 2:18)(6).

Colui che si trova (o piuttosto, secondo il concetto neotestamentario, che si mette volontariamente) sotto l'autorità di qualcun altro, è perciò tenuto ad assecondare le aspettative richieste al suo incarico o alla sua chiamata(7).

Viene pertanto a instaurarsi un rapporto di subordinazione nei confronti di persone di grado superiore o anche uguale, tanto forzata che volontaria, un mettersi spontaneamente da parte(8) per far emergere l'altro. Uno sguardo agli oltre 40 passi neotestamentari in cui compare il termine rivela che hypotasso ha sempre il significato di "essere soggetto" o "essere sottomesso a". 

In tutti i versi, notiamo sempre un soggetto sottomesso all'autorità di un altro:  Gesù ai suoi genitori (Luca 2:51), lo spirito del profeta al profeta (1 Corinzi 14:32, in cui quelli che sono mossi dallo Spirito devono dare luogo l'uno all'altro, rispettando un certo ordine e lasciando parlare ciascuno in maniera disciplinata), i servi ai loro padroni (Tito 2:9), le mogli ai propri mariti (Colossesi 3:18) (9).

Ritroviamo lo stesso concetto nel verso 34 del medesimo capitolo, dove le donne devono sottomettersi all'ordine stabilito, cedendo di preferenza agli uomini il privilegio di parlare nelle pubbliche adunanze(10).

La subordinazione appare preferibilmente disciplinata e volontaria, come si può dedurre anche in Ef. 5:21, Col. 3:18, Tito 2:5, 9 e 1 Pie. 2:18; 3:1-5, dove il verbo andrebbe tradotto piuttosto "sottomettetevi da voi stessi", "prediligete il sottomettervi", e non "siate sottomessi"(11); dunque una sottomissione consenziente, un piegarsi liberamente per adempiere uno scopo più nobile o, usando la terminologia militare, per "compiere una missione"(12).

La sottomissione richiesta dal Signore, cioè quella sotto la signoria di Cristo, produce una dignità vera, eterna. Hypotasso fa sempre riferimento a un atto compiuto spontaneamente e quindi "calcolato", con la consapevolezza che tutto ritornerà a proprio vantaggio eterno. Tale sottomissione non è mai inferiorità: Gesù stesso si sottomise volontariamente al Padre in ogni cosa (Luca 2:51; Giov. 5:19; 5:30). quando viviamo nell'ordine stabilito da Dio, cioè secondo la definizione biblica di sottomissione ("privilegiare il divino"), noi Lo onoriamo. Sottomissione divina è, in ultima analisi, assecondare il piano di Dio servendolo nei nostri ruoli particolari nelle nostre famiglie, nella società, ecc.

Hupotasso è comunque una parola usata in riferimento a due persone assolutamente uguali davanti a Dio. La moglie sceglie di porsi come un uguale sotto un altro uguale, il marito, in modo che nella famiglia possano regnare ordine e responsabilità. Lo scopo ultimo è anche qui quello di adempiere il piano che Dio ha stabilito.

Come spiega Paolo in Ef. 5:22, la funzione strutturale della famiglia, così come quella di un governo militare di successo, richiede sia l'autorità che la sottomissione. La sottomissione è un atteggiamento generale spirituale che deve essere presente in ogni cristiano in ogni sfera della sua vita. Se una moglie è più dotata e capace del marito, invece di dominarlo, ella deve incoraggiarlo e aiutarlo a essere più efficiente nella conduzione familiare e nel servizio nella chiesa locale. Paolo dice che la moglie deve sottomettersi continuamente (tempo presente) al proprio marito, e che non deve farlo ogni tanto, ma attraverso uno stile di vita quotidiana, rimanendo sotto l'autorità del marito.

Curiosamente, osserviamo in ultimo che nell'antichità hypotasso veniva usato spesso anche col significato di "accludere" qualcosa a un documento(13); probabilmente, il senso voluto era quello di "sottomettere", ossia di "sottoporre" all'attenzione di chi esaminava un testo, un allegato che rendeva più comprensibile il testo.

In conclusione, la sottomissione di cui parla la Bibbia vuol dire "accettare l'ordine di Dio." Non è servilismo, perché avviene in maniera volontaria, sotto l'autorità del Signore, agendo nella fede (cioè in quella certezza che Lui stesso infonde nell'anima). In questo modo, Dio trasforma ogni circostanza della nostra vita in un'offerta eterna a lui gradita.

     
OTTO PER MILLE
CON LA TUA FIRMA PER L'8x1000 POSSIAMO FARE DEL BENE A TUTTI
...
Archivio
       
Archivio