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Data di pubblicazione : 24/02/2014

 

ZELO

ζHλος


Il termine greco tradotto "zelo" nella Bibbia è ζῆλος (zelos). E' la forma sostantivata della parola onomatopeica che riproduce il gorgoglio dell'acqua, messa su una fonte di calore. Il verbo ζῆω (zeo) è formato dal participio del latino ferveo, bollire o fermentare; l'esatta traduzione del termine è produrre bolle per il calore, fremere, essere in subbuglio e, per estensione, essere in fermento, essere entusiasta. Viene perciò usato figurativamente per indicare alcuni stati mentali ed emozioni.  In sintesi, zéō ("bollire in spirito") si riferisce al credente che mostra desiderio di servire il Signore, che ha un intenso entusiasmo, che si dedica completamente a Dio. Il senso biblico della parola "zelo" è quindi: passione bruciante o desiderio straordinariamente acceso in uno spirito abbastanza caldo a bollire.

Ma la radice zē-, secondo il contesto in cui si trova, viene usata sia in senso positivo (zelo) che in senso negativo (gelosia o invidia). Bisogna quindi assolutamente rimarcare la differenza tra gelosia (φθόνος, phthónos), cioè quel forte impulso esasperato dall'influenza del peccato, che è anche una delle opere della carne (Gal. 5:20), e l'emulazione (ζῆλος, zelo), un sentimento splendido e nobile, di tutt'altra natura, che consiste nella sollecita imitazione di qualcosa di eccellente. Se zelo è la parola adoperata per rappresentare la passione bruciante, ardente e traboccante per qualcosa, chi o che cosa deve esserne l'oggetto? In un contesto negativo, lo zelo diventa un fuoco, una passione per ciò che non è da Dio. Lo zelo negativo ("gelosia") è guidato dall'io (diretto verso sè stessi) e produce un comportamento arrogante e senza scrupoli. Per esempi negativi di questo zelo si vedano Atti 5:17, 13:45, Rom. 13:13, 1 Corinzi 3:3; Gal. 5:20.

In un contesto positivo, la parola zelo diventa molto forte per il credente. Si riferisce unicamente a quel "fuoco consumante" per Dio prodotto dalla pienezza e dalla presenza dello Spirito Santo in una persona. Si manifesta attraverso una fervente passione (intenso desiderio) di fare la Sua volontà. Cfr. Giov. 2:17; Rom 10:2; 2 Cor. 7:7,11. Dovremmo letteralmente "bollire (per impeto) nel desiderare i doni spirituali (1 Cor. 14:1), in altre parole ricercare sinceramente gli equipaggiamenti forniti dalla grazia di Dio, essendo intimamente convinti della necessità di sperimentare la pienezza del Signore. Molti cristiani non sperimentano i doni spirituali perché manca in loro quello zelo ardente che Dio richiede nel ricercarli nella giusta maniera.

 

     
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