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Cristina Brancaccio (1895-1980)
Ella aveva un modo di evangelizzare semplice ma efficace, perché furono tante le persone che si convertirono per la sua testimonianza. Aiutava chiunque fosse nel bisogno, privando se stessa di beni materiali dei quali, grazie al denaro che il figlio le mandava dall'America, poteva disporre. Le comunità di Sarno e Siano, come tanti altri credenti sparsi nella provincia di Napoli e Salerno, sono il risultato della sua opera evangelistica. Quando ormai ottuagenaria perse le forze fu accolta nella piccola casa di riposo evangelica "Betel" di Roma dove il Signore, che aveva servito ed amato la raccolse a Sé. Cristina Brancaccio, vera diaconessa in senso biblico, talvolta al limite dello stravagante, può essere considerata uno strumento usato da Dio per la conversione all'Evangelo di moltissime anime e deve essere ricordata come esempio di perseveranza e fedeltà. |
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