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Il nuovo secolo L'arrivo del nuovo secolo, fece credere di aver definitivamente posto fine ad ogni guerra. Questo pensiero fu cosi influente nelle menti delle popolazioni del mondo intero, che diede spazio alla bella vita, al divertimento, all'assoluta spensieratezza, al punto tale da definire questo periodo storico "Belle Epoque". Anche la pittura, la scultura, il giornalismo ed il mondo dello spettacolo furono enormemente coinvolte in questo clima di illusione.
Ma la popolazione dovettero ben presto saggiare l'amaro calice della guerra sotto i bombardamenti della Prima Guerra Mondiale del 1915-1918. Mai fino ad allora una guerra aveva avuto effetti così devastanti. La guerra cambiò nettamente la situazione di vantaggio per gli evangelici; nei torbidi che seguirono, molto spesso gli evangelici furono i primi a rimetterci e sovente la lotta contro il socialismo si trasformava in una sorta di "guerra santa" contro i protestanti, per citare un caso solamente l'anziano della Chiesa dei Fratelli di Napoli (una denominazione evangelica), che si chiamava Stampacchia, mentre distribuiva nelle strade della periferia dei volantini e degli opuscoli evangelici, fu picchiato da alcuni giovani e lasciato in gravissime condizioni in mezzo alla strada. Quando successe ciò, Stampacchia era ultra ottantenne.
Nel periodo fascista L'Esercito della Salvezza (una denominazione evangelica che usa gradi ed uniformi militari per indicare gerarchie tra i fedeli del gruppo), ebbe particolari problemi perché dipendeva da Enti stranieri, e si sa che il fascismo predicava il nazionalismo, e non riconoscevano altri militari all'infuori delle loro milizie. La testimonianza pentecostale a Napoli giunse nel 1933 e si collegava direttamente con il Risveglio di Chigaco del 15 settembre 1907, quando un gruppo di italiani emigrati in America (tra cui Luigi Francescon, Pietro Ottolini, Giacomo Lombardi e Giuseppe Beretta), ricevettero il battesimo nello Spirito Santo. Questi ed altri fratelli, sentirono il vivo desiderio di portare la testimonianza anche in Italia, la loro terra. Tale testimonianza ha toccato il cuore di tanti italiani che si abbandonarono nelle mani di Gesù Cristo, riconoscendoLo come unico Salvatore e Signore della loro vita. Tra i tanti si ricorda Umberto Gorietti il quale portò il messaggio dell'Evangelo a Napoli, ma di questo parleremo più avanti. Già negli anni precedenti, alcuni servitori di Dio, avevano lavorato per portare il messaggio dell'Evangelo in questa città. Si ricorda a tal proposito l'evangelista italo - americano Michele Nardi e sua moglie Blanche che nel 1902 si trasferirono a Napoli e per ben otto mesi, ogni giorno alle ore 12, nella sala di Via Denza 3 aperta dal conte russo Osvaldo di Papengouth, predicava con chiarezza e semplicità il messaggio della salvezza in Cristo Gesù. Trascorse anche un paio di mesi a Capri dove tenne delle riunioni di culto nella villa del conte di Papengouth. Presto la nostra nazione fu costretta ad affrontare una Seconda Guerra Mondiale estremamente più sanguinosa della prima. Le due guerre hanno dato il triste primato "al Novecento" di secolo più crudele della storia, a dispetto di quanti lo avevano definito la "Belle epoque". Napoli rimase grandemente influenzata da tutti questi avvenimenti. La miseria e la povertà costrinsero migliaia di napoletani ad emigrare all'estero. Una celebre canzone dice "partono i bastimenti per terre assai lontane, cantano a bordo e son napoletani...se gira o munno sano, se va a cercà fortuna, ma quando spunta a luna, luntano a Napule nun se po sta ". Questi versi forse più di ogni altra cosa, esprimono il dolore degli emigranti. La città sotto i pesanti colpi delle bombe, vide innumerevoli suoi figli morire per due guerre che i napoletani in fondo non avevano ne voluto, ne tanto meno sostenuto. A proposito di ciò, ricorderete la dura resistenza che i napoletani fecero ai tedeschi nelle famigerate 4 giornate.
Riguardo agli evangelici va aggiunto ancora che dopo il 1956 a Napoli nacquero alcune opere fondate da missionari stranieri evangelici come l''Associazione Missionaria Battista Italiana, e la libreria cristiana aperta dalla Crociata del libro cristiano a Piazza Dante prima, a Via Carriera Grande poi. Per dare al protestantesimo una struttura federale, si creò il Consiglio federale delle Chiese Evangeliche. Nel 1967 fu fondata la federazione cui aderirono Valdesi, Metodisti e Battisti ovvero le cosiddette Chiese storiche, rimasero fuori dalla federazione Pentecostali, Apostolici, fratelli, battisti indipendenti e liberi di varia forma che rappresentavano numericamente la maggioranza degli evangelici. Per quanto riguarda i Pentecostali nel Convegno Nazionale del 1947, tenuto a Napoli, furono date delle indicazioni intorno alla futura struttura del Movimento. Fu istituzionalizzato il primo "Comitato Esecutivo" composto da: Umberto Nello Gorietti - Presidente; Roberto Bracco - Segretario; Aurelio Pagano - Tesoriere; Vincenzo Federico e Francesco Testa - Consiglieri. Il primo compito che tale comitato portò a termine, fu quello di affiliarsi alle "Assemblies of God" americane (AG) ed ottenere un riconoscimento da parte dello Stato come "derivazione" di Chiese estere. Nelle Assemblee di Dio in Italia (A.D.I.) entrarono quasi tutte le comunità pentecostali d'Italia, quelle che rimasero escluse sono state definite chiese "libere" o indipendenti . Sergio Cristofori
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