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Titolo originale Abide with me (italiano: O Dio d’amor). È stato detto che solo chi sa affrontare la prospettiva della morte è veramente in grado di vivere questa vita con fiducia e in maniera proficua. E questa era anche la ferma convinzione di uno anonimo pastore inglese, un certo Henry F. Lyte, quando scrisse il testo di questo inno, nel 1847, poco prima di tornare alla casa del Padre.
L’ultimo sermone predicato il 4 settembre 1847, lo vide salire sul pulpito quasi trascinandosi e il messaggio pareva provenire da un moribondo. Le sue ultime parole ebbero un forte impatto sull’uditorio: disse che era suo desiderio "indurvi a esser pronti per l’ora solenne che deve venire su tutti, mediante lo scrupoloso apprezzamento della morte di Cristo e la speranza in essa". L’inno fu pubblicato per la prima volta in America, nella Beecher's Plymouth Collection di Henry Ward nel 1855, con la nota "l’inno è stato scritto per essere letto, non cantato." Più tardi, fu scoperto da William Henry Monk, noto editore musicale dell’innario della Chiesa anglicana, che lo incluse nell’edizione del 1861, dandogli l’attuale melodia. Si dice che l’abbia composta in meno di mezz’ora, mentre contemplava la bellezza di un tramonto, pur attraversando un periodo doloroso della sua vita.
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