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Mario MieleIl 3 ottobre 2008 il Signore ha chiamato a Sé il fratello Mario Miele, pastore della comunità di Marano di Napoli. Il fratello Miele era nato il 18 febbraio 1933 ad Andretta, un piccolo paese in provincia di Avellino, da una famiglia di fede evangelica e, fin da piccolo è stato educato nei sani principi della fede. Molto giovane si battezzò in acqua il 27 dicembre 1946, rendendo pubblica la sua conversione. Il Signore consolò il suo cuore battezzandolo con lo Spirito Santo l'anno dopo. Per motivi di lavoro lasciò il suo paese e si trasferì a Cerignola (Foggia). Lì servì il Signore, collaborando con il responsabile della comunità locale e evangelizzando Stornara, Stornarella e Postangelone.

In quegli anni evangelizzare non era facile, ci si doveva spostare da un paese all'altro in bicicletta, ma i chilometri, il freddo, il caldo, non bastavano per scoraggiarlo. Il suo desiderio di far conoscere Gesù agli altri era tanto forte che niente lo poteva fermare!

Nel 1953 si trasferì a Marano di Napoli e nel 1957 si sposò con la sorella Carmela Patruno, conosciuta a Cerignola, ed iniziò un'opera evangelistica a Marano insieme al fratello Giuseppe con la moglie Anna Consoli. E proprio nella casa del fratello prese vita la prima chiesa di Marano.

Diverse anime accettarono l'Evangelo e, presto, ci fu bisogno di un locale di culto. Per alcuni anni i due fratelli con le proprie consorti lavorarono insieme a Marno, poi il fratello Mario prese in cura la comunità di Qualiano.

Tornò a Marano, curando la comunità fino alla fine dei suoi giorni, quando suo fratello, nel 1976, fu incaricato a San Cipriano d'Aversa (CE).

Il Signore è stato sempre presente nella sua vita, lo ha accompagnato e sostenuto nei momenti più difficili, dimostrandogli sempre il suo amore. Nel 1965 fu colpito da una grave malattia al fegato per la quale non c'erano cure, ma con semplice fede chiese al Signore di essere guarito, e Dio nella Sua infinita bontà lo esaudì. Il Signore gli usò misericordia anche quando gli fu diagnosticato un problema fisico che per i medici non aveva soluzione.

La sua vita era stata segnata da tanti eventi tristi. Nel 1977, a soli 20 anni il Signore chiamò a sé la figlia, ma anche nella distretta il Signore gli è stato fedele e gli ha riempito il cuore dandogli la forza di andare avanti nel servizio. Il suo desiderio di annunciare la salvezza in Gesù non si è spento e fino alla fine dei suoi giorni, quando a 72 anni, colpito da una grave malattia, le sue forze fisiche si sono esaurite. La serenità che Dio gli aveva dato lo ha accompagnato fino all'ultimo istante.

Con pazienza ha affrontato vari interventi chirurgici, sempre pronto a testimoniare anche ai dottori dell'Unico vero Dio, essendo così d'esempio.

A tutti quelli che lo hanno conosciuto ha lasciato una buona testimonianza e il buon profumo dell'Evangelo dell'amato Suo, Cristo Gesù, che è il benedetto in eterno!


Tratto da Risveglio Pentecostale - Numero 6, Anno LXIII - Giugno 2009.

     
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