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Data di pubblicazione : 16/11/2012
THOMAS CAMPBELL L'uomo del Libro Molte tra le più illustri personalità hanno vissuto nel mondo senza che i loro nomi fossero registrati nei libri di storia. Alcuni furono grandi perché assolsero il loro compito su questa terra glorificando Dio, ma il metro di valutazione usato dal mondo è quasi sempre completamente diverso da quello di Dio. Il nostro Signore Gesù Cristo ha stabilito il vero criterio a mezzo del quale valutare la grandezza di un uomo mentre è sulla terra: "chiunque vorrà essere grande fra voi, sarà vostro servitore" (Marco 10:43). Il principio si basa sul servizio reso ai propri simili. Quindi il mondo non conosce né apprezza i suoi uomini migliori, poiché i suoi standard di grandezza non prevedono il servizio e l'abnegazione. Il fedele ministro del vangelo che si pone come esempio di vita cristiana ed esorta gli uomini a divenire seguaci di Cristo può a ragione esser considerato un grande uomo: Thomas Campbell va annoverato in questa categoria di persone. Campbell nacque nella contea di Down, nell'Irlanda del Nord, il primo febbraio del 1763. I suoi genitori credenti gli inculcarono il timore di Dio. Il padre, in principio cattolico, divenne poi membro della Chiesa d'Inghilterra e amava dire che adorava Dio secondo l'Atto del Parlamento. Thomas invece volle far parte della Church of the Secession, oggi nota come Chiesa Presbiteriana, composta da credenti ribellatisi ai dogmi della Chiesa ufficiale d'Inghilterra. Thomas ricevette un'ottima istruzione. Frequentò prima l'Università di Glasgow poi, dopo avervi conseguito la laurea, si iscrisse alla Divinity School di Whitburn, per conseguire una formazione teologica. Suo padre avrebbe desiderato che diventasse ministro della Chiesa d'Inghilterra, ma Thomas scelse di servire Dio com'è scritto, piuttosto che secondo l'Atto del Parlamento. La cosa dispiacque molto al genitore. Terminato il corso di preparazione teologica presso la Divinity School, per alcuni anni il giovane Campbell si dette all'insegnamento e alla predicazione. Nel giugno del 1787 sposò Jane Corneigle. Il loro primogenito, Alexander, nacque mentre Thomas si trovava a insegnare e predicare nella contea di Armagh, non lontano dalla città di Newry. Jane era di grande sostegno al ministero di Thomas: era una scrupolosa studentessa della Bibbia e coadiuvava il marito nei regolari culti tenuti nella loro casa. Quando Alexander compì diciassette anni, Thomas pensò di incrementare le proprie modeste entrate aprendo una sua propria scuola, nei pressi di Rich Hill, in cui collaborava anche il figlio. Dopo diversi anni spesi nel duro lavoro dell'insegnamento, a cui univa l'osservanza dei suoi doveri di ministro presbiteriano, la sua salute cominciò a vacillare. I medici gli consigliarono di cambiare lavoro e di cercare un clima più favorevole al suo fisico. Fu così che Thomas Campbell affidò la sua scuola alla direzione del figlio Alexander e il primo aprile del 1807 salpò per l'America. Dopo una traversata di 35 giorni, Campbell giunse a Philadelphia, dove proprio in quei giorni era in corso il Sinodo delle Chiese nordamericane. I partecipanti lo accolsero cordialmente e anzi gli trasmisero l'incombenza di predicare nella Washington County, Pennsylvania. In quel tempo, nelle chiese presbiteriane della regione perdurava un clima settario, a causa del quale perfino le diverse sfere della confessione presbiteriana non godevano di comunione reciproca. Thomas Campbell era rammaricato da questo fatto e si sforzò di rappacificare i diversi gruppi esistenti in seno al credo presbiteriano. Tra l'altro, sentì di dover incoraggiare i membri delle varie chiese a partecipare alla Cena del Signore insieme ai membri della sua chiesa. Quell'atto conciliatore lo mise però in cattiva luce agli occhi della sua comunità, che lo trascinò in giudizio dinanzi al presbiterio. Campbell ammise ciò che gli veniva imputato e si sforzò di difendere la causa della libertà cristiana, ma i suoi tentativi furono vani. Il collegio presbiteriano lo rimproverò severamente. Campbell si appellò al Sinodo che lo assolse, pur ammonendolo per il suo operato. Alla fine, però, decise di separarsi dal Sinodo, diventando predicatore indipendente, senza più alcun vincolo denominazionale. Gli ordinari locali di culto gli venivano preclusi, ma lui predicava nei boschi e nelle case private; la gente si accalcava per ascoltarlo. Presto fece la conoscenza di molte persone intelligenti e pie, deluse dalle faziosità religiose e dall'intolleranza del settarismo, che in quel tempo imperversava. Durante una riunione speciale svoltasi nella casa di un certo Abraham Altars, Campbell dichiarò la sua convinzione del fatto che la Parola di Dio è l'unica base sulla quale concretizzare l'unione e la cooperazione dei cristiani, condannando tutti gli ideali denominazionali. Fu lui ad annunciare la famosa affermazione Dove la Scrittura parla, noi parliamo, dove la Scrittura non parla, noi taciamo, una frase che divenne lo slogan di tutti quelli che rinunciano ai credi e prendono la Bibbia quale unica regola di fede nel servizio divino. Parallelamente a queste conquiste spirituali, la salute di Campbell andava migliorando sempre più, tanto che decise di fare degli Stati Uniti la sua patria. Chiamò quindi a sé la sua famiglia, che giunse in America nell'ottobre del 1809. Nel 1813 Thomas Campbell si spostò a Cambridge, nello stato dell'Ohio, dove aprì una scuola. Continuò a predicare e a insegnare lì per altri due anni, dopodiché si trasferì prima a Pittsburgh, in Pennsylvania, e poi a Newport, nel Kentucky. Dopo sei anni di spostamenti, fece ritorno nella contea di Washington, in Pennsylvania. Il 28 aprile del 1835 la sua diletta moglie Jane morì. Nonostante il lutto che lo aveva colpito, Campbell proseguì la sua opera ministeriale, collaborando col Millennial Harbinger, giornale con scopi evangelistici fondato dal figlio Alexander, fino a quando fu sostituito da Robertson Richardson. Nel 1843, Thomas, ormai vedovo e ottantenne, si trasferì definitivamente nella casa di Alexander e Selina Campbell. Successivamente, ritornò di nuovo a Cambridge, in Ohio, nella zona in cui in passato aveva lavorato per circa 30 anni. Qui ebbe la gradita visita dell'evangelista J. R. Frame. Campbell predicò in diverse chiese, continuando a scrivere articoli per il Millennial Harbinger. Verso l'estate del 1847, accusò problemi di vista e di udito che limitarono i suoi spostamenti. L'anno successivo la vista gli venne meno, ma citava ancora dei passi dalle Scritture e degli inni che rivelavano il suo stato d'animo durante quella prova. Il primo giugno del 1851, alla veneranda età di 88 anni, Thomas Campbell predicò il suo sermone d'addio alla Bethany Church of Christ; il soggetto fu "i due più grandi comandamenti". Nel 1853 Campbell fu visitato e intervistato da un suo ammiratore, James Challen, che pubblicò il seguente racconto di quell'incontro nel Ladies Christian Annual: "...quando manca suo figlio Alexander, è lui a condurre il quotidiano culto familiare. Ovviamente, la sua facoltà mnemonica non è più quella di un tempo. Siede tutto il giorno sulla sua comoda poltrona sistemata davanti al camino, alzandosi di tanto in tanto per cambiare posizione o per muoversi un po'. Si rade ancora da sé e provvede alla propria igiene con la massima cura. Si ritira da solo nella sua cameretta, secondo i suoi desideri, e si drizza senza essere aiutato da nessuno della famiglia, volendo dare il minor fastidio possibile a tutti. Le sue necessità sono tuttavia soddisfatte con largo anticipo e ciascun familiare gli presta tutte le attenzioni possibili, non soltanto per un senso del dovere, ma per puro e semplice affetto. Invero, nessuno può stargli accanto senza amarlo. È molto garbato, gentilissimo, educatissimo, estremamente dolce e riconoscente per il più piccolo favore. Con sé ha il suo vecchio orologio, che regola tutti i giorni perché coincida con quello di casa. Per lui il tempo è sempre stato una cosa sacra, di cui conosceva il valore, che apprezza tuttora".
Nel dicembre del 1853, Thomas cominciò a sentire che la salute gli sfuggiva e disse al figlio Alexander: "Sto per andarmene a casa; fra breve attraverserò il Giordano". Il 4 gennaio 1854, un mese prima del suo novantunesimo compleanno, il suo cuore cessò di battere. Il suo corpo è mescolato con la polvere di Bethany, mentre i grandi principi che appoggiò e insegnò avanzano verso la gloria di Dio. Alexander Campbell, il suo amato primogenito, scrisse di lui: "Non ho mai conosciuto un uomo di cui si potrebbe dire con maggior sicurezza che «camminò con Dio»".
Il materiale riprodotto è stato tratto, tradotto e liberamente adattato a cura di Ciro Izzo, dai seguenti libri: - Biographical sketches of gospel preachers, di H. Leo Boles - Memoirs of Elder Thomas Campbell, di Alexander Campbell |
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