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Joseph Smale

Il Mosè del Pentecostalesimo

 

PARTE SECONDA

 

Jennie MooreIl dispiego della potenza pentecostale aumentò durante il culto della domenica di Pasqua svoltosi nel 1906 nella comunità di Smale, quando Jennie Moore, (che poi sposò William Seymour, il predicatore di colore usato da Dio per accendere la fiamma del risveglio pentecostale nella missione di Azusa Street), cominciò a parlare in altre lingue.

Il pentecostalesimo in Los Angeles era ai suoi albori. Il parlare in  lingue nella chiesa di Smale si era verificato meno di due mesi dopo che William Seymour era arrivato a Los Angeles, ma prima che la sua piccola congregazione si fosse trasferita nella missione di Azusa Street.

Del dono delle lingue manifestatosi nella congregazione sistematasi nel Burbank Hall la stampa locale parlò ampiamente.

Lo storico americano Cecil M. Robeck, Jr., narra che "quel posto fu come elettrizzato". Il fenomeno scatenò diverse reazioni.

 Alcuni lodavano Dio ad alta voce, mentre quelli che avevano frequentato le riunioni di William Seymour nella Asberry House, si unirono al parlare in lingue. Altri ancora, spaventati dalle manifestazioni soprannaturali, si defilarono.[1]

Frank Bartleman, presente agli eventi narrati, aggiunse che "dopo il culto, la gente si radunava in piccoli gruppi sul marciapiedi, domandandosi cosa significassero quegli avvenimenti".[2] Dal luglio 1906, nella First New Testament Church le manifestazioni soprannaturali "del cielo sulla terra" divennero più frequenti, più intense e assunsero maggiore straordinarietà. A questi eventi seguivano parallelamente le notizie provenienti da Azusa Street.

I resoconti della stampa contribuirono a far schierare le chiese stabilite e i loro leader. Vi fu chi reputava l'accaduto un autentico risveglio e chi si opponeva con forza a quello che considerava un inganno opera di Satana.

In tutto questo, non va sottovalutato il ruolo di rilievo svolto da Smale e l'identificarsi della First New Testament Church con il nascente risveglio pentecostale ad Azusa Street e in altre fiorenti missioni pentecostali attive in quei primi mesi.

Contrastando le critiche provenienti sia dai quotidiani che dalle chiese, Joseph Smale fornì un essenziale supporto da ambasciatore, offrendo la propria credibilità al fragile e iniziale movimento pentecostale.

Gli appellativi sarcastici e le critiche rivolte ai fenomeni pentecostali pubblicati sui giornali, suscitarono peraltro anche un notevole interesse nel risveglio. Un articolo del Los Angeles Times, intitolato "Rolling on Floor in Smale's Church," (trad., Rotolarsi sul pavimento nella chiesa di Smale) descriveva con queste espressioni le manifestazioni soprannaturali che si verificavano in quella comunità (ovviamente, la chiave di lettura con cui tali manifestazioni erano viste dai cronisti e non credenti di Los Angeles era di natura derisoria):


"borbottando una lingua incomprensibile, uomini e donne, si rotolavano sul pavimento ..."


"C'era una Babele di suoni..."


"Una giovane donna saltò dal suo posto, urlando  "Gloria a Dio! Gloria a Dio! Gloria a Dio!", dopodiché, in un impeto di pianto isterico e dimenandosi, cadde sul pavimento. Nessuno dei fedeli le andò in soccorso. Poi perse i sensi e fu lasciata per ore dove era caduta".


"... Una bella ragazza poco più che diciottenne, sembrò fortemente suggestionata dalle condizioni della ragazza svenuta. Era vestita alla moda. Improvvisamente si alzò e si mise a schiamazzare come una gallina. Camminando avanti e indietro di fronte all'adunanza, strinse le mani e disse qualcosa che nessuno era in grado di interpretare".


Questa propaganda deleteria suscitò in molti pastori e nelle chiese più affermate della Los Angeles Church Federation una forte reazione. L'associazione infatti espresse "seri dubbi" su quello che molti credenti consideravano un fenomeno di estremismo "incontrollato".

 Ad ogni modo, Joseph Smale decise di pubblicare una lettera aperta indirizzata alla Los Angeles Church Federation, nella quale rivolgeva un fervido appello alle chiese perché la smettessero"con le loro ingiuste rivalità, con il loro vivere per l'esteriore carnale e mondano e con quel loro glorificare il denominazionalismo". Secondo il già citato Robeck, Smale fu "il perfetto intermediario tra la Azusa Street Mission e la Los Angeles Church Federation".

Il The Apostolic Faith, pubblicato dalla missione di Azusa Street, osservò: "In California, dove non c'è mai stata una vera unità tra le chiese, adesso si fa fronte comune contro il movimento pentecostale". Smale fu un coraggioso sostenitore del risveglio pentecostale nell'estate del 1906. Tuttavia, col tempo si stancò di quelle che lui vedeva come semplici esagerazioni del movimento e ritirò il proprio appoggio.

Perché Smale, uno dei promotori del risveglio di Azusa Street, fu amareggiato dal movimento? La risposta a questa domanda è forse legata a un dispiacere personale e a divergenze teologiche.

Tutto avrebbe avuto origine dall'episodio in cui Henry Keyes, uno degli amici più fidati di Smale e tra i sostenitori della First Baptist Church e della New Testament Church, si oppose con forza quando John respinse una parola profetica data dalla figlia di Keyes. La ragazza aveva "profetizzato" che Smale stava spegnendo lo Spirito, non consentendo al Signore sufficiente libertà durante i culti. Smale replicò ai Keyes che la loro figlia era fuori di senno e che avrebbe avuto bisogno di aiuto medico o forse psicologico, in quanto non era stato lo Spirito Santo a parlare, ma uno spirito maligno.

Di conseguenza, nel settembre 1906, la famiglia Keyes e circa 50 dissidenti si separarono dalla comunità di Smale, dando vita a un gruppo di "fuoriusciti" che la stampa definì quelli che avevano avuto "la meglio sulle dissolutezze commesse ad Azusa Street".

Ma Smale si stava muovendo in una direzione del tutto diversa. Egli riteneva infatti che i doni dello Spirito non erano per "tutti" e questa sua opinione sul battesimo dello Spirito Santo lo divise immediatamente dalla congregazione di Azusa Street. Tuttavia, rimase disponibile "a conservare una cordiale attitudine verso di loro (i culti svolti nella missione di Azusa Street) e che continuerà a mantenerla, finché lo Spirito di Dio opererà in quel luogo. Egli ama ogni figlio di Dio, ma è costretto a divergere su certe posizioni dottrinali prese dai responsabili dell'Apostolic Faith Movement".

Se Smale ricevette mai il dono delle lingue non ci è dato sapere. Ciò che sappiamo è che, nonostante molti dei suoi fedeli lasciarono la sua comunità per far parte della missione di Azusa Street, egli continuò il suo ministero di predicazione e di opera missionaria con un accresciuto senso di attesta pentecostale.

In seguito, Smale fu invitato a prendersi cura di una chiesa indipendente a sud di Londra, molto vicina al college di Spurgeon. Durante questo suo pastorato, nel 1913 fondò la Spanish Gospel Mission, che continua la sua opera fino al giorno d'oggi.  Nel 1916 Smale fece ritorno a Los angeles, dove pasturò la congregazione della Grace Baptist Church fino alla sua morte, avvenuta nel 1926 quando aveva 59 anni.

Pur avendo, verso la fine della sua vita, mosso qualche critica al nascente movimento pentecostale, durante tutta la sua attività ministeriale Joseph Smale rimase sempre convinto che la Chiesa e ogni singolo cristiano necessitano di una personale Pentecoste, in modo da essere "ripieni per l'opera dell'evangelismo"

 



 

[1] Cecil M. Robeck Jr., The Azusa Street Mission and Revival: The Birth of the Global Pentecostal Movement (Nashville: Thomas Nelson, 2006), 75.

[2] Frank Bartleman, Azusa Street (Plainfield, NJ: Logos International, 1980), 43.

     
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