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Data di pubblicazione : 15/02/2013

 

"È compiuto"

di Arthur Walkington Pink

 

Arthur Walkington Pink«Quando Gesù ebbe preso l'aceto, disse: «È compiuto!» E, chinato il capo, rese lo spirito» (Giov. 19:30). 

«Queste benedette parole di Cristo, negli anni, sono state straordinariamente equivocate, attribuite e applicate in maniera erronea. Esse hanno generato in moltissime persone il pensiero che, sulla croce, il Signore Gesù portò a termine un'opera che, per quanti desiderano beneficiarne, ha reso quasi superfluo vivere una vita santa. Quanti e quanti sono stati indotti in errore pensando che per raggiungere la gloria eterna, non è tanto importante il modo in cui si comportano, basta che essi "riposino sull'opera perfetta di Cristo". Possono non portar frutto, essere menzogneri, disubbidienti, eppure (anche se è possibile che si lascino sfuggire qualche corona millenniale) finché rifiutano qualsiasi giustizia propria e hanno fede in Cristo, pensano di essere "eternamente al sicuro".

Intorno a noi abbiamo persone amanti del presente secolo, del danaro, del piacere, che non rispettano il Sabato e ciò nonostante pensano che andrà tutto bene per loro, dal momento che hanno "accettato Cristo quale loro personale Salvatore". Nelle aspirazioni, nei discorsi, nei momenti liberi, non si nota praticamente alcuna differenza tra loro e i non credenti. Non si preoccupano di essere diversi dagli altri neanche nella vita familiare o in ambito sociale. In loro non c'è alcun timore di Dio, i comandamenti di Dio non hanno alcun autorità su di loro, la santità di Dio non li attrae per niente.

"E'compiuto". È' sconvolgente pensare che queste parole di Cristo sono state usate per cullare migliaia di credenti in una falsa pace. Eppure è così. Abbiamo frequentato persone che non hanno alcuna vita privata di preghiera, egoisti, avari, disonesti, e che pur tuttavia credono che il Dio misericordioso passerà sopra tutte queste cose, basta che essi pongano una volta la loro fiducia nel Signore Gesù. Quale orribile perversione della verità! Questo è volgere la grazia di Dio "in  dissolutezza"! (Giuda 4). Sì, quelli che ora vivono le vite più egocentriche e carnali, parlano della propria fede nel sangue dell'Agnello e pensano di essere salvati. Ah, come li ha illusi il diavolo!

"E' compiuto". Significano forse queste benedette parole che Cristo pagò il prezzo richiesto dalla Santità di Dio e che pertanto la santità non debba più essere da noi praticata in modo concreto e rigoroso? Lungi da noi un tale pensiero.

Quando Dio dice "Siate santi, perché io sono santo" (1 Pie. 1:16) si rivolge infatti ai credenti. Forse che Cristo rese "la legge grande e magnifica" (Is. 42:21) perché noi vivessimo senza legge? Adempì Egli "ogni giustizia" (Mat. 3:15) per esonerarci dall'amare Dio con tutto il cuore e dal servirlo con tutte le nostre capacità? Cristo morì per assicurarci la clemenza divina perché vivessimo per gratificare il nostro io? Molti sembrano pensarla così.

No, il Signore Gesù ha lasciato al Suo popolo un esempio perché essi "seguano (no ‘fingano di non vedere') le sue orme".

"È  compiuto". Che cosa fu "compiuto"? La necessità per i peccatori di ravvedersi? No davvero. La necessità di convertirsi dagli idoli a Dio? Neanche. La necessità di mortificare le mie membra che sono sulla terra? Nemmeno questo. La necessità di santificarsi interamente, spirito, anima e corpo? No.

Cristo non è morto per rendere vana la mia sofferenza per il peccato, il mio odio del peccato e il mio combattimento contro il peccato. Egli non è morto per permettermi di non soddisfare pienamente tutte le responsabilità che ho nei confronti di Dio. Cristo non è morto perché io potessi continuare a coltivare l'amicizia e la comunione col mondo. Appare quantomeno strano che alcuni pensano che sia così, ma il loro agire rivela che questa è la loro visione.

"È  compiuto". Cosa fu "compiuto"?  Furono adempiuti i tipi sacrificali delle sue sofferenze, le profezie. L'opera affidataGli dal Padre fu perfettamente compiuta; fu posto un solido presupposto sul quale il Dio giusto poteva perdonare il vile trasgressore della Legge, che abbandonò le sue armi di guerra contro di Lui. Cristo eseguì tutto ciò che era indispensabile perché lo Spirito Santo venisse e operasse nei cuori del suo popolo, convincendoli della loro ribellione, cancellando la loro inimicizia con Dio e mettendo in loro un cuore affettuoso e ubbidiente.

Caro lettore, non prendere nessun abbaglio su questo punto. "L'opera definitiva di Cristo" non ti aiuta se il tuo cuore non è mai stato spezzato da un'agonizzante consapevolezza della tua peccaminosità. "L'opera compiuta di Cristo" non ti giova a nulla se non sei stato salvato dal dominio e dalla corruzione del peccato (Mat. 1:21). Non ti serve a nulla, se ami ancora il mondo (1 Giov. 2:15). E non ti serve a nulla neppure se non sei una "nuova creatura" in Lui (2 Cor. 5:17). Se ci tieni all'anima tua, investiga le Scritture per vedere da te stesso e non ritenere le parole dell'uomo come parola di Dio».

 

Tratto e tradotto a Cura di Ciro Izzo dal libro Booklets and Pamphlets , di A. W. Pink (1886-1952).



 

     
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