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Data di pubblicazione : 24/02/2013

 

Ethan Otis Allen

Il precursore della guarigione divina


Ethan Allen Otis Ethan Allen Otis fu davvero un pioniere nel ministero della guarigione e della liberazione. Senza avere alcuna preparazione in proposito, Dio lo guidò in un ministero durato più di 50 anni. La sua formazione spirituale aveva le proprie radici nel movimento metodista.  Tuttavia Allen non scorse alcun gruppo nel quale potersi riconoscere, fino a quando Dio suscitò Charles Cullis, Carrie Judd (poi Montgomery), e A.B.  Simpson, nella decade che andò dal 1870 al 1880. In altre parole, esercitò negli Stati Uniti quasi interamente da solo per 25 anni un ministero di guarigione e liberazione.

Era nato il 25 agosto 1813 a Belchertown, nel Massachusetts. Figlio di Joel e Lydia (Butler) Allen,  Ethan crebbe alla periferia di Springfield, nel Massachusetts, in una fattoria di famiglia, ricevendo una istruzione molto limitata.

Suo padre morì nel 1819, quando aveva solo sei anni. Più tardi si ammalò anche lui di tisi, la tubercolosi polmonare, patologia che lo ridusse in precarie condizioni di salute. Non era in grado di fare alcun lavoro manuale e così trovò un'occupazione nella casa di cura per anziani del posto. Lavorando in quel luogo maturò una profonda compassione per i deboli e gli emarginati e fu vicino a molte persone malate sia mentalmente che a livello fisico. Successivamente Ethan incontrò Kezia Davis con la quale si sposò il 22 marzo 1837. Il loro unico figlio, Loring Allen Davis, nacque il 6 gennaio 1838.

Nel 1846 Allen ebbe una significativa esperienza con Dio nella quale venne guarito mediante l'imposizione delle mani di alcuni predicatori metodisti e si convertì. Durante una riunione di culto, aveva chiesto loro di pregare per la sua guarigione. Ethan fu istantaneamente e perfettamente guarito. "Dopo si sentì anche lui chiamato con voce udibile a questo ministero dal Signore, che gli diceva, come aveva fatto con Pietro e con gli altri apostoli: Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e su tutta la potenza del nemico; nulla potrà farvi del male' e con sincera semplicità accettò il dono, adoperando le parole e i metodi adottati dal Signore".  

Ethan fece ritorno nell'ospizio di Westfield avendo la ferma volontà di pregare per gli ammalati fisici e per i malati di mente. Cominciò quindi a vedere i primi risultati delle sue preghiere e imparò a riconoscere le influenze demoniache che devastavano le menti degli infelici. Il suo ministero fu costellato da periodi di digiuno e preghiera e non era raro che non mangiasse per diversi giorni, preparandosi a pregare per i malati. Non affrontava nessuna situazione difficile se non dopo aver digiunato a lungo e in molti casi, insisteva nel digiuno rimanendo affianco al malato.

Un ministro riferì che una volta Ethan rifiutò di mangiare e bere per sei giorni e sei notti; durante quel periodo pregò per la liberazione di uno psicopatico. In casi complicati come questo, Allen chiedeva sempre a qualche parente del malato di collaborare nel digiuno finché poteva, spiegando che Gesù, quando si trattava di guarire bambini o persone irresponsabili, aveva sempre agito con l'intervento dei loro parenti più stretti.

 Avvertiva ripetutamente il peso dell'intercessione e pregava finché non sentiva che Dio avrebbe trionfato nei confronti della persona per la quale stava pregando. Una volta, sullo zigomo gli spuntò un'ulcera cancerosa molto visibile. Digiunò e, come faceva con tutti, impose le mani sulla parte malata, pregando e credendo con tutto il cuore. Le dimensioni del tumore non aumentavano, ma l'ulcera era sempre lì. Dopo un po' di tempo, un credente gli chiese: "Fratello Allen, sembra che il cancro stia seguitando a fare il suo corso", ma lui rispose: "è vero, ma sai, non ho avuto tempo di occuparmene", volendo dire che era stato così indaffarato nel prodigarsi per gli altri da non essersi potuto concentrare nel combattimento contro il diavolo per mezzo del digiuno e della preghiera, fino a vittoria completa. A distanza di qualche tempo, lo stesso fratello incontrò di nuovo Ethan: il suo volto era pulito e intatto. Parlando della sua infermità, Allen disse: "...Un giorno l'ho raccolto dal pavimento, dove era caduto. Aveva attaccato un filo che gli usciva come il fermo di un distintivo. Io lo sapevo che doveva andarsene!".

Nel 1857, Allen si trasferì con la sua famigliola a Oakfield, nella contea di Fon du Lac, nel Wisconsin. Comprò una fattoria con un amico di famiglia, nel tentativo di provvedere qualche entrata in più per i suoi. Purtroppo, le cose non andarono bene per entrambi.

Nel 1861 bisognò vendere la proprietà.

Allen intanto non smetteva di pregare per i vicini ed ebbe la gioia di vedere guarite una madre e sua figlia, in momenti diversi. Nel 1862 ritornò a Westfield, nel Massachusetts.

La dottrina di Allen si basava su quattro pilastri: salvezza, santificazione, guarigione e premillenarismo (1). Egli si sentiva chiamato ad alleviare le sofferenze dei poveri e dei diseredati della società. Il suo ministero itinerante durò 50 anni: Ethan percorreva anche centinaia di miglia per assistere un ammalato. Tra le persone guarite grazie al suo ministero ci fu Sarah Musgrove, di cui raccontiamo la testimonianza:

Sarah Musgrove«Conobbi Ethan O. Allen in una casa per incurabili di Brooklyn, New York, il 28 gennaio 1882, alle sei del pomeriggio. Sono ormai quarantadue anni che ho motivo di lodare il Signore per aver incontrato questo uomo di Dio. Grazie a lui, un umile  strumento arreso nelle mani di Dio, il Signore ha operato con potenza nella mia vita.  Ero terribilmente ammalata da oltre quattro anni. Avevo consultato i migliori medici e la loro diagnosi unanime era stata che il mio corpo era talmente devastato che era impossibile guarire. Mi avevano portato in quella casa di cura all'inizio dell'estate del 1881, con una lettera alla direttrice, nella quale si leggeva: "vivrà fino all'autunno".

 Nessuno dei miei amici credeva che sarei uscita viva da quel luogo. Eppure, il Signore mi dette la certezza che avrei continuato a essere impegnata in attività cristiane. Egli pose il mio caso sui cuori di due cristiane di New London che conoscevano lo straordinario e produttivo ministero di Ethan O. Allen a favore degli ammalati. Mi scrissero chiedendo se lo potevano mandare a chiamare per pregare per la mia guarigione... Ethan O. Allen, dal canto suo, seppe riconoscere la voce di Dio e, come suo solito, si rivolse al Signore per sapere cosa fare. La risposta non tardò: "Va', poiché io la ristabilirò per la mia gloria". Ethan, ubbidiente come sempre, partì da Springfield, nel Massachusetts, alla volta di Brooklyn. Quando giunse nella casa di cura, verso sera, lo invitarono a consumare la cena, prima di pregare per me; la sua risposta fu tipica di un semplice e ubbidiente servo del Signore: "No. Il Signore vuole compiere tramite me un'importante opera in questo sanatorio e io non mangerò né berrò fino a che essa non sarà concretizzata". Avvicinandosi verso di me, con molta calma si informò della mia esperienza cristiana. Dopo fece una semplice preghiera a Dio, come quella di un piccolo fanciullo che si rivolge a suo padre, chiedendogli  di adempiere la sua Parola. Poi Ethan mi chiese: "Credi che il Signore può guarirti?"

 "Sì".

"Credi che Egli lo vuole?"

"Certo!".

"Credi che vuole farlo proprio in questo momento?"

"Sì".

Poi, ripetendo le parole di Cristo imporranno le mani agli ammalati ed essi guariranno, mise le mani su di me, chiedendo al Signore, sull'autorità della sua Parola, di guarirmi nel nome di Gesù. Mentre lodavamo insieme il Signore per la guarigione avvenuta, una nuova vita palpitò nell'intero mio essere. Da quel momento, sono passati 42 anni, la guarigione è ancora in me».

         Allen era un mentore e spesso si muoveva con dei collaboratori. Capitava che le persone guarite attraverso il suo ministero desiderassero viaggiare con lui, per ricavarne una sorta di addestramento alla guarigione divina. Fu così per Sarah e Edward Mix, una coppia afro-americana che, grazie alla sua preghiera, era stata guarita.  

Allen credeva che ogni malattia fosse direttamente o indirettamente opera di Satana e quindi, prima di pregare per la guarigione di un malato, sgridava sempre lo spirito maligno. Alcuni, diceva, vengono scacciati facilmente altri sono più ostinati. Per Allen, il diavolo era una persona reale, con la quale aveva ingaggiato molte lotte spirituali. Ethan non lo temeva affatto, perché aveva ferma fiducia nella potenza del nome di Gesù.

Quando pregava per qualcuno, parlava spesso: prima col diavolo, poi col Signore e, in ultimo, con il malato. Talvolta si rivolgeva al diavolo, dicendogli: "Hai trascorso un bel periodo qui, non è vero? Sì, è stato un bel tempo per te, ma ora sono qui e sto per pregare nel Nome di Gesù su di te, e tu non potrai opporti!".

Poi diceva con riverenza: "Benedetto Gesù, Tu mi conosci. Sai che io mi fondo sul tuo antico mandato" (alludendo a Marco 16:17-18). Dopodiché, si girava verso il malato e gli diceva: "Adesso, verrai guarito nel nome di Gesù!".

Una volta ci fu il caso di un uomo che era stato avvelenato, gonfiandosi enormemente. In quella occasione, Allen ebbe un gran da fare con quell'uomo: pregò per ogni parte del suo corpo, tranne che per i piedi. Il giorno dopo, l'uomo ritornò guarito: il gonfiore era sparito, eccetto che nei piedi. Allen ne fu contrariato. "Vedi", disse, "quando mi hai segnalato il tuo caso, avresti dovuto essere più dettagliato! Io non ho proprio accennato ai tuoi piedi".

 Poi, rivolgendosi al diavolo, disse: "Ti eri illuso che giacché non ho nominato i piedi, saresti rimasto qui! Nel nome di Gesù, esci fuori!". E in quell'istante, i piedi ritornarono normali,

 Nel mondo ecclesiastico, Allen apparteneva alle cose che non sono, delle cose disprezzate, e nondimeno, nel nome di Gesù, aveva imparato a ridurre al niente la malattia, l'infermità mentale, l'epilessia e molte altre malattie incurabili. Un predicatore che lo conosceva bene, disse di non aver mai avuto notizia di qualcosa chiesta a Dio da lui, che poi non avesse ricevuta.

Ciononostante, Ethan O. Allen non pregava solamente perché gli veniva chiesto di farlo. Cercava sempre di accertare se ci fosse qualche impedimento e se la sua preghiera per la guarigione non fosse sollecitata da ambizioni puramente carnali.

Una volta, il suo nipote era in fin di vita.

La nonna se lo mise sulle ginocchia e supplicò Ethan di pregare per il nipote, ma lui si rifiutò, presagendo che quella era "la verga correttrice del Padre celeste". Il padre del bimbo (il figlio di Allen cioè) si era sviato e stava vivendo una vita sciatta, lontana da Dio. Alla fine, dietro insistenza dei familiari, Ethan disse: "Va bene: imporrò le mani sul bambino e se Dio me lo fa sentire, pregherò".  Pregò ma il fanciullo morì. Ethan sapeva che Dio non lo avrebbe ristabilito, a causa della condizione sviata del padre.

Nel settembre del 1893, dopo 56 anni di matrimonio, Allen rimase vedovo. W. T. McArthur, autore dal quale abbiamo attinto gran parte del materiale di questa breve biografia e che conobbe personalmente Ethan Otis Allen, racconta brevemente i dieci anni che seguirono a questo evento:

"Ethan trascorse gli ultimi quattro anni della sua vita in California, dove visse in un villino costruitogli dal figlio. Badava a lui una anziana parente, la quale affermò che chiunque venisse a fargli visita, parlava in tono sommesso, come se sentisse di trovarsi su un suolo santo. E, quale meraviglia! Dietro i tendaggi sedeva uno che aveva coltivato la comunione con Dio come pochi altri. Dato per spacciato già a trent'anni, adesso era novantenne, non più in grado di fare lunghi viaggi né di sottoporsi a prolungati digiuni, ma che continuava a officiare il suo sacerdozio nel luogo santo. «Povero, eppure arricchendo molti»: e, in fondo, l'uomo più ricco del mondo non è quello che ha raggiunto una simile intimità con Dio? Quale milionario non cambierebbe volentieri il proprio posto con il suo quando arriva l'ora che deve venire per tutti gli esseri umani, in cui perfino l'oro resta privo del suo potere d'acquisto e in cui soltanto il nome di Gesù continua a possedere un concreto valore?"

Ethan Otis allen si ricongiunse ai suoi il 24 gennaio 1903, poco dopo la morte del figlio, Loring Allen Davis.


 

     
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