Segui il culto in diretta | ||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||
PARTE QUINTA POCHI SALVATI!
"Un tale gli disse: «Signore, sono pochi i salvati?» Luca 13:23
(a) So bene che molti non accettano quello che dico, perché pensano che una quantità incalcolabile di persone possa pentirsi in punto di morte. Si illudono che folle di uomini, pur non avendo vissuta una vita santa, morranno di una morte religiosa. Li conforta il pensiero che un gran numero di persone, rivolgendosi a Dio nello stadio terminale della malattia, vengano salvate in extremis. Mi limiterò a ricordare a queste persone che l'esperienza dei ministri di Dio è assolutamente contraria questo modo di vedere le cose. Il più delle volte le persone muoiono proprio come hanno vissuto. Certo, per un vero pentimento non è mai troppo tardi: ma il ravvedimento rimandato alle ultime ore di vita raramente è autentico. La vita di un uomo è la prova più sicura del suo stato spirituale, e se la vita testimonia di noi, i salvati sono pochi. (b) So bene che molti non sono convinti di quello che sto dicendo, perché pensano che contraddica la misericordia di Dio. Si soffermano sull' amore per i peccatori rivelato nel Vangelo. Pongono enfasi sulle offerte di grazia e di perdono di cui abbonda la Bibbia, per cui si domandano se, di fronte a tutto ciò, si possa ancora affermare che i salvati saranno pochi. La mia risposta è che pur dando il massimo valore alla misericordia di Dio in Cristo, non riesco a chiudere gli occhi al fatto che questa misericordia non giova a nessun uomo che abbia persistito oltre misura nel respingerla. Non c'è nulla di mancante, da parte di Dio, per la salvezza dell'uomo. In cielo c'è posto anche per il primo dei peccatori. So che la volontà di Cristo è quella di ricevere anche il più empio e colgo nello Spirito Santo il potere di rinnovare anche il più malvagio degli uomini. Però vedo pure, dall'altro lato, una miserabile mancanza di fede nell'uomo: egli non crede a ciò che Dio gli dice nella Bibbia. Vedo un disperato orgoglio nell'uomo: egli non vuole piegare il cuore per ricevere il Vangelo come un piccolo fanciullo. Vedo una disperata indolenza nell'uomo: egli non vuol prendersi la briga di levarsi e invocare Dio. Vedo una miserabile mondanità nell'uomo: egli non vuol allentare la presa sulle misere cose passeggere di questa vita e prendere in considerazione l'eternità. Insomma, vedo continuamente attuate le parole del nostro Signore: "non volete venire a me per aver la vita!" (Giov. 5:40), per cui sono spinto a concludere tristemente che pochi si pongono nella condizione di essere salvati. (c) So bene che molti non vogliono credere a quello che sto dicendo, perché si rifiutano di prendere atto del male che c'è nel mondo. Vivono in mezzo a una ristretta cerchia di persone oneste: sanno poco di ciò che accade nel mondo fuori da quel circolo. Ci dicono che il mondo è sulla via di un rapido miglioramento e si dirige verso la perfezione. Contano sulle dita il numero di buoni ministri uditi e visti nell'anno precedente. Richiamano la nostra attenzione sul numero delle organizzazioni a carattere religioso, delle riunioni religiose, del denaro stanziato, delle Bibbie e degli opuscoli che vengono continuamente distribuiti. Ci chiedono poi se abbiamo ancora l'ardire di affermare, considerando tutto questo, che i salvati sono pochi. In risposta a queste gentili persone, mi limito a ricordare che, oltre al loro ristretto cerchio, ci sono altre persone nel mondo, altri uomini e donne, oltre ai pochi scelti esistenti nella loro congregazione. Li supplico di aprire gli occhi, e di vedere come stanno realmente le cose. Li assicuro che ci sono delle cose nel nostro paese di cui essi sono attualmente nella più completa ignoranza. Chiedo loro di esaminare ogni comunità religiosa o chiesa in Inghilterra alla luce della Bibbia, prima di condannarmi sommariamente. Dico loro che, se agiranno onestamente in questo modo, scopriranno presto che non sono lontano dal vero, quando dico che pochi si mettono nella giusta condizione per essere salvati. (d) So bene che molti non mi crederanno, perché pensano che una tale dottrina sia limitante e discriminatoria. Respingo fermamente l'accusa. Mi dissocio del tutto da quei credenti che condannano tutti tranne quelli della loro denominazione, che sembrano chiudere la porta del cielo a tutti quelli che non vedono con i loro occhi. Chiunque si comporti in tal modo, sia esso un cattolico, un episcopaliano, un ecclesiastico indipendente, un battista o un Fratello di Plymouth, è sicuramente tacciabile di settarismo. Non voglio assolutamente chiudere il regno dei cieli davanti ad alcuno. Tutto quello che dico è che nessuno entrerà in quel regno, tranne le anime pienamente convertite, devote e sante; e mi prendo la responsabilità di affermare che la Bibbia e i fatti oggettivi concordano nel sostenere che le persone con simili caratteristiche sono poche. (e) So bene che molti non credono a quello che sto dicendo, perché lo considerano una dottrina oscura e poco misericordiosa. È facile fare vaghe, generiche affermazioni di questo tipo. Non è però altrettanto semplice dimostrare che una qualsiasi dottrina insegnata nella Bibbia che sia verace, debba essere definita "oscura e poco misericordiosa". Temo che esista una carità ipocrita, che prova avversione per tutte le dichiarazioni forti della Bibbia, una carità che vorrebbe che nessuno interferisse, che preferisce che ognuno rimanga nei propri peccati, una carità che, senza alcuna prova, dà per scontato che, in un modo o nell'altro, tutti saranno salvati, una carità che non dubita mai che tutte le persone andranno col Signore, una carità che sembra negare l'esistenza di un posto come l'inferno. Questa carità non è la carità del Nuovo Testamento, e non è degna di quel nome. Io rigetto la carità che non sottomette ogni cosa all'esame della Parola di Dio, che non crede e non spera niente che non venga comprovato dalla Bibbia. Voglio la carità di cui Paolo parla ai corinti (1 Cor. 13:1, etc): una carità che non è cieca, sorda, ottusa, ma che ha occhi per vedere e che sa riconoscere chi teme Iddio e chi non lo teme. Tale carità non si rallegrerà in nient'altro che nella "verità" e vi confesso con dolore che vi dico la verità quando affermo che i salvati saranno un numero limitato. (f) So bene che molti non mi staranno a sentire, perché pensano che sia da saccenti avere qualche opinione circa il numero dei salvati. Ma queste persone oseranno dire che la Bibbia non ha illustrato chiaramente il carattere delle anime salvate? Avranno il coraggio di dire che non vi è alcuna norma di verità, tranne la Bibbia? Certo, non ci può essere alcuna presunzione nell'affermare con forza ciò che è conforme alla Bibbia. Io dico loro chiaramente che respingo con forza l'accusa di presunzione. Dico invece che il vero presuntuoso è chi, in presenza di una chiara e inequivocabile dichiarazione della Bibbia, si rifiuta di riceverla. (g) Infine, so che molti non mi crederanno, perché pensano che la mia dichiarazione sia bizzarra e addirittura infondata. La considerano un'espressione di fanatismo, non meritevole dell'attenzione di un essere razionale. Per loro, i ministri che fanno simili affermazioni sono persone deboli, prive di buon senso. Riesco a rimanere indifferente di fronte a queste insinuazioni. A quelli che le fanno, chiedo solo di darmi qualche prova evidente che hanno ragione e che io ho torto. Mi mostrino, se possono, che chi non ha un cuore rinnovato, non crede in Gesù Cristo, non ha una mente spirituale e non è santo, può andare ugualmente in cielo. Mi provino, se ci riescono, che le persone così descritte sono molte, a confronto con quelli che non lo sono. In una parola, mi indichino un qualsiasi luogo della terra in cui la grande maggioranza delle persone non sono empi e i pii non sono un piccolo gregge. Facciano questo, e io dirò loro che fanno bene a non credere in ciò che ho detto. Fintanto che ciò non accadrà, sono costretto a ribadire la mia dolorosa conclusione: i salvati saranno pochi. E ora non resta che fare qualche applicazione pratica del soggetto di questo articolo. Ho descritto quanto più semplicemente possibile il carattere delle persone salvate. Ho mostrato quanto tristemente errate siano le convinzioni del mondo, per quanto riguarda il numero dei salvati. Ho prodotto la testimonianza della Bibbia in merito. Ho tratto dal mondo che ci circonda dei semplici fatti a conferma delle affermazioni fatte. Voglia il Signore che tutte queste solenni verità non siano state esposte in vano! So bene di aver detto molte cose in questo scritto, che possono aver urtato qualcuno. Lo so. Deve essere così. Il tema di cui mi sto occupando è troppo serio, scende troppo in profondità nei cuori per non rivelarsi offensivo per alcuni. Ma io ho sempre avuto la profonda convinzione che esso è stato tristemente messo in disparte, e che sono gli pochi argomenti più trascurati del rapporto tra il numero dei perduti e quello dei salvati. Tutto ciò che ho scritto, l'ho scritto perché credo risolutamente che sia la verità di Dio. Tutto ciò che ho detto, l'ho detto non come nemico, ma come uno che ama le anime. Non dovete reputare nemico uno che vi dà una medicina amara per salvarvi la vita. Non dovete ritenere un avversario chi vi sveglia dal sonno se la vostra casa va in fiamme. Di certo non mi dovete considerare un oppositore se vi dico verità forti che però sono per il bene della vostra anima. Mi appello, come amico, a ogni uomo o donna nelle cui mani è giunto questo scritto. Mi sopporti ancora qualche istante, il tempo di dire, a conclusione, poche parole perché gli resti ben impresso sulla coscienza questo soggetto. (a) I salvati sono pochi? E tu farai parte di quei pochi? Oh, possa tu realizzare che la salvezza è l'unica cosa veramente indispensabile! Salute, ricchezze e etichette, non sono necessarie. Un uomo può andare in cielo senza averne. Ma cosa sarà di lui se muore da non salvato! Oh, possa tu vedere che è necessario avere la salvezza ora, in questa vita presente, e lasciare che la propria anima la afferri quanto prima! Possa tu realizzare che il grande dilemma nella religione è: "salvati" o "non salvati"! Chiesa di Stato o Chiesa autonoma, anglicano o dissidente, in confronto sono tutte questioni futili. Ciò di cui un uomo ha bisogno per arrivare in cielo è un personale e concreto interesse per la salvezza di Cristo. Sicuramente, se non si è salvati, alla fine sarebbe stato meglio non essere mai nati. (b) I salvati sono pochi? Allora, se non sei già uno di questi pochi, sfòrzati senza indugio di esserlo. Io non so chi e che cosa sei, ma dico con decisione, vieni a Cristo e sarai salvato. La porta che conduce alla vita è forse stretta, ma se fu sufficientemente ampia da lasciarvi passare Manasse e Saulo di Tarso, perché non può esserlo anche per te? La via che conduce alla vita è forse angusta, ma è segnata dalle orme di migliaia di peccatori come te. Tutti hanno trovato un buon accesso. Tutti hanno perseverato e sono tornati a casa finalmente al sicuro. Gesù Cristo ti invita. Le promesse del Vangelo ci incoraggiano. Oh, sfòrzati di entrare senza indugio! (c) I salvati sono pochi? Allora, se hai dei dubbi che tu sia uno dei pochi, assicuratene subito e non esser più esitante. Non lasciare nulla di intentato nel verificare il tuo stato spirituale. Non accontentarti di speranze indefinite. Non basarti su eccitanti emozioni e su desideri momentanei secondo Dio. Impegnati nel rendere sicura la tua vocazione ed elezione. Oh, mi sia permesso dire che se ti contenti di vivere nel dubbio, a proposito della salvezza, vivi la vita più pazza del mondo! Le fiamme dell'inferno sono davanti a te e non sai se la tua anima è al sicuro. Presto dovrai lasciare questo mondo e non sai per certo se disponi di una dimora preparata per accoglierti nell'altro mondo. Il giorno del giudizio sarà presto una realtà, e tu non sei sicuro di avere un avvocato che difenda la tua causa. Presto sarai catapultato nell'eternità e non sai se sei pronto a incontrare Dio. Oh, fermati e studia il soggetto della salvezza! Non dar riposo a Dio finché la tua incertezza sia scomparsa, e tu non abbia ricevuto una ragionevole speranza di essere salvati. (d) I salvati sono pochi? Allora, se sei uno di loro, sii grato. Scelto e chiamato da Dio, mentre migliaia intorno a te affondano nell'incredulità, vedere il regno di Dio, mentre moltitudini intorno a te sono del tutto ciechi, liberato dal presente secolo malvagio, mentre le moltitudini ne sono attratte e lo amano; ammaestrato a conoscere il peccato, Dio, Cristo, mentre innumerevoli altre persone, apparentemente buone quanto te, vivono nell'ignoranza e nell'oscurità! Oh, fai bene a benedire e a lodare Dio ogni giorno della tua vita! Da dove ti è venuto questo senso del peccato, che è ormai consapevolezza? Da dove ti è scaturito questo amore per Cristo, questo desiderio di santità, questa fame di giustizia, questo prendere il tuo diletto nella Parola? Non è stata la gratuita grazia divina, mentre invece più di un compagno della tua giovinezza non sa ancora nulla delle cose di Dio o, peggio, è morto nei suoi peccati? Dovresti davvero glorificare Dio! Whitefield aveva proprio ragione, quando disse che uno degli inni che i santi canteranno in cielo sarà "Perché proprio io, Signore? Perché hai scelto me?". (e) I salvati sono pochi? Allora, se sei uno di essi, non sorprenderti se spesso ti ritrovi da solo. Mi sembra quasi di vederti paralizzato dalla corruzione e dalla malvagità che vedi nel mondo intorno a te. Assisti al dilagare della falsa dottrina. Noti ogni tipo di irreligiosità e cattiveria. A volte sei tentato di dire "Sono davvero nel giusto, se persisto nella mia fede? È mai possibile che tutte queste persone siano nel torto?" Attento a non cedere a pensieri del genere. Ricorda, stai solo avendo la prova pratica della veridicità delle parole del tuo Maestro. Non pensare che i suoi piani vengano frustrati. Non pensare che la sua opera nel mondo non stia andando avanti. Egli è tutt'ora al lavoro, strappando alle grinfie del diavolo un popolo per la sua lode. Egli sta ancora suscitando qua e là in tutto il mondo dei suoi testimoni. I salvati saranno una "una folla immensa che nessuno potrà contare", quando alla fine saranno tutti raccolti insieme (Apoc. 7:9). La terra sarà ancora riempita della conoscenza del Signore. Tutte le nazioni gli saranno soggette e tutti i re si diletteranno nel rendergli onore. Ma la notte non è ancora trascorsa. Il potente giorno del Signore è ancora da venire. Nel frattempo, tutto sta andando come Egli aveva predetto 1800 anni fa. Molti si stanno perdendo e pochi sono i salvati. (f) I salvati sono pochi? Allora, se sei uno di essi, non aver paura di essere troppo religioso. Sappi che devi puntare al massimo grado di santità, di desiderio delle cose di lassù e di consacrazione a Dio, che non devi contentarti di un livello scadente di santificazione. Sappi che, per grazia di Dio, sei chiamato a rendere il cristianesimo attraente agli occhi del mondo. Ricorda che i figli di questo secolo hanno solo pochi modelli di vera religione dinanzi a loro. Sfòrzati, per quanto ti è possibile, di essere uno dei pochi esempi che incitino al servizio del Maestro. Oh, possa ogni vero cristiano ricordare che è come un faro in mezzo a un mondo di tenebre, facendo sì che ogni parte di sè rifletta la luce di Cristo e non ci sia in lui nessun lato oscuro! (g) I salvati sono pochi? Allora, se sei uno di loro, sfrutta ogni occasione per cercare di fare del bene alle anime. Mettiti bene in mente che la stragrande maggioranza delle persone intorno a te sono in terribile pericolo di perdersi per sempre. Fa' di tutto perché il vangelo lasci un'impronta su di loro. Serviti di qualsiasi sistema cristiano per strappare tizzoni dal fuoco. Da' generosamente a ogni associazione che si propone di diffondere il Vangelo eterno. Concentra tutto il tuo essere decisamente e senza riserve nel procurare il bene delle anime. Vivi come uno che crede vivamente che il tempo è breve e l'eternità è vicina, che il diavolo è potente e che il peccato abbonda, che le tenebre sono molto grandi e che la luce è poca, che gli empi sono numerosi e i santi sono pochi, che le cose del mondo sono mere ombre passeggere e che il cielo e l'inferno sono grandi e solide realtà. Ah, in che modo vivono molti credenti! Quanto sono freddi molti di loro, anzi gelati, quanto sono lenti a mettere in pratica le cose palesi della religione, come hanno paura di andare troppo lontano, come sono riluttanti a sperimentare qualcosa di nuovo, come sono lesti a scoraggiare un buon movimento, come sono solerti nello scovare ragioni per le quali è meglio rimanere fermi, quanto poco sono disposti ad ammettere che è giunto "il tempo" di sforzarsi attivamente, come sono esperti nel rinfacciare, come sono incapaci di organizzare sistemi per contrastare il male dilagante! In verità, talvolta, osservando le vie di molti che si considerano credenti, si può essere portati a pensare che tutti gli uomini andranno in cielo e che l'inferno non è che un'invenzione. Facciamo tutti attenzione a questo stato d'animo! Che ci crediamo o no, l'inferno si sta riempiendo rapidamente, Cristo sta quotidianamente tendendo la mano a un popolo disubbidiente, molti sono sulla via della distruzione e pochi, pochi, sulla via della vita. Molti, molti rischiano di perdersi. Pochi, pochi probabilmente saranno salvati. Ancora una volta chiedo a tutti i lettori, come ho fatto all'inizio di questo articolo: sarai salvato? Se non sei già salvato, il desiderio del mio cuore e la mia preghiera a Dio sono che tu possa cercare senza indugio la salvezza. Se sei salvato, il mio desiderio è che tu possa vivere come un'anima salvata, e come chi sa che i salvati sono pochi. FINE Tratto e liberamente tradotto, a cura di Ciro Izzo, dal libro Old Paths, di John Charles Ryle (1816 - 1900).
|
||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||
|