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Data di pubblicazione : 05/05/2014

 

MISTERO

μυστηριον

(misterion)


Oggi, la parola «mistero» indica una cosa incomprensibile, insondabile, inconoscibile e inspiegabile per la mente umana. Invece la parola greca μυστηριον (che noi traduciamo mistero) indica una cosa nascosta o segreta, non ovvia alla comprensione(1), un segreto rivelato (a un iniziato)(2), un segreto rivelato da Dio, cioè una verità religiosa o mistica (3) o anche ciò che è noto agli iniziati, mistero o dottrina segreta(4).  Viene da μυστης (mustes), che significa persona iniziata [per esempio, ai "misteri" delle religioni greco-romane](5) o anche obbligata a tenere la bocca chiusa.

A sua volta, il sostantivo deriva dal verbo μυέω (mueo), avere bocca, occhi o orecchie chiusi per tenere nascosta una cosa e, per estensione, iniziare, istruire, disciplinare(6).

Letteralmente, perciò, μυστηριον vuol dire sacro segreto, giuramento o dottrina, noti solo all'iniziato e a nessun altro. Non designa quindi qualcosa di indecifrabile o che non si può comprendere, ma piuttosto ciò che non si può sapere fino a che non viene rivelato. Il termine originariamente faceva parte dei giuramenti sacri recitati dalle reclute(7), alle quali, dopo che avevano declamato il giuramento, veniva fatto conoscere il progetto segreto, la strategia da adottare oppure il piano di attacco dei generali dell'esercito. Questi non rivelavano alle proprie truppe le loro tattiche e i segreti militari fino a quando non giungeva il momento di metterle in atto: solo allora veniva rivelata la strategia. Il significato primario del termine era quindi quello di informazione nota solo agli intimi, ma nascostea a tutti gli altri (cfr. Mar. 4:11) e tenuta segreta, occultata (cfr. Rom. 16:25-26).

Joseph Henry Thayer spiega che «Nel Nuovo Testamento, μυστηριον denota il piano di Dio per la salvezza degli uomini attraverso Cristo, un tempo celato, ma che ora è stato fatto conoscere»(8) e Heinrich August Wilhelm Meyer aggiunge che «μυστηριον indica ciò che, in maniera inavvertibile agli uomini, è stato fatto conoscere loro per divina rivelazione e si riferisce sempre alle relazioni e allo sviluppo del regno messianico (Mat. 13:11)» (9).

 Negli scritti di Paolo, μυστηριον denota quasi sempre il consiglio divino o la redenzione ottenuta per mezzo di Cristo, nel suo insieme o nelle sue singole sezioni (1 Cor, 2:7-10; Ef. 3:3-5), che in epoca mosaica era stato adombrato nelle promesse, nelle profezie, nei simboli, nelle teofanie (Rom. 16:25-26). Nel nuovo patto, lo Spirito Santo si è servito della parola μυστηριον (mistero) per raffigurare metaforicamente il piano redentivo della salvezza, tenuto nascosto fino al compimento dei tempi stabiliti da Dio(10).

In altre parole, un «mistero» in senso biblico è una realtà precedentemente inaccessibile alla comune investigazione umana, che in un secondo tempo viene rivelato da Dio in modo che i suoi figli, il suo popolo, possano comprenderlo.

 

     
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