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Data di pubblicazione : 26/05/2014

 

Cos'era la crocifissione?

Cerchiamo di conoscerla e di comprenderne la miseria.

John Charles Ryle Il crocifisso veniva dapprima adagiato con il dorso su una trave di legno, con una trave inchiodata ad una estremità o sul tronco di un albero con bracci ramificati, che avevano lo stesso scopo. Le mani gli venivano aperte e inchiodate sull'asse trasversale, dopo averle legate al legno. Allo stesso modo, i piedi venivano inchiodati alla parte verticale della croce. In tal guisa, l'infelice sofferente restava appeso finché il dolore e la stanchezza non lo conducevano alla morte. Egli non moriva istantaneamente, giacché nessun organo vitale era stato ferito, ma era soggetto alla più straziante tortura a causa delle mani e dei piedi, ed era incapace di muoversi.

Tale era la morte della croce e tale fu la morte che Gesù sofferse per noi! Per sei interminabili ore Egli pendette dinanzi alla folla che guardava, nudo e sanguinante dalla testa ai piedi, col capo trafitto dalle spine, con la schiena ridotta a brandelli dalle sferzate, con le mani e i piedi inchiodati, deriso e insultato dai suoi crudeli nemici fino all'ultimo.              

Meditiamo spesso su queste cose. Leggiamo spesso la storia della croce e della passione di Cristo e, non da ultimo, ricordiamo che tutte queste atroci sofferenze furono sopportate senza aprire bocca. Non una parola di impazienza sfiorò le labbra del nostro Signore. Nella sua morte, non meno che in vita, Egli rimase perfetto. Fino all'ultimo, Satana non trovò nulla da eccepire in lui. (Giovanni 14:30).

 John Charles Ryle


 

     
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