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O Dio d’amor

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Titolo originale Abide with me (italiano: O Dio d’amor). È stato detto che solo chi sa affrontare la prospettiva della morte è veramente in grado di vivere questa vita con fiducia e in maniera proficua. E questa era anche la ferma convinzione di uno anonimo pastore inglese, un certo Henry F. Lyte, quando scrisse il testo di questo inno, nel 1847, poco prima di tornare alla casa del Padre.

Henry F. LyteHenry F. Lyte nacque in Scozia, il primo giugno del 1793.  Studiò presso il Trinity College di Dublino, in Irlanda e fu membro della Chiesa d’Inghilterra per tutta la sua vita. La sua estrema gracilità fisica  ̶  era un soggetto asmatico afflitto dalla tubercolosi ̶ veniva compensata da grande fede e forza spirituale. Nonostante la sua fragilità, si dimostrò lavoratore instancabile, poeta, musicista e scrittore. Era amato e ammirato dalle persone. Negli ultimi anni di vita, la sua salute peggiorò e fu costretto a cercare un clima più caldo, come quello italiano. Mentre era in viaggio per Roma, la morte lo colse a Nizza, in Francia, dove fu seppellito nel cimitero inglese il 20 novembre 1847. 

L’ultimo sermone predicato il 4 settembre 1847, lo vide salire sul pulpito quasi trascinandosi e il messaggio pareva provenire da un moribondo. Le sue ultime parole ebbero un forte impatto sull’uditorio:  disse che era suo desiderio "indurvi a esser pronti per l’ora solenne che deve venire su tutti, mediante lo scrupoloso apprezzamento della morte di Cristo e la speranza in essa". 

William Henry Monk

L’inno fu pubblicato per la prima volta in America, nella Beecher's Plymouth Collection di Henry Ward nel 1855, con la nota "l’inno è stato scritto per essere letto, non cantato."

Più tardi, fu scoperto da William Henry Monk, noto editore musicale dell’innario della Chiesa anglicana, che lo incluse nell’edizione del 1861, dandogli l’attuale melodia. Si dice che l’abbia composta in meno di mezz’ora, mentre contemplava la bellezza di un tramonto, pur attraversando un periodo doloroso della sua vita. 

 

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